Animalìe. Storioni e anguille migranti reintrodotti nei fiumi della Romagna
Nella Giornata delle specie migratrici sono stati liberati pesci tradizionali, che erano scomparsi dalle acque della zona
Circa 100 esemplari giovanili di storione cobice (Acipenser naccarii) e 500 di anguilla (Anguilla anguilla) sono stati reintrodotti in natura nei giorni scorsi in Emilia, nella Giornata mondiale delle specie migratrici, nei tratti terminali dei fiumi Reno e Lamone.
Il Centro di Ricerca di Cesenatico dell'Università di Bologna ha avviato da tempo ricerche e sperimentazioni per conservare e gestire le popolazioni di anguilla e storione, specie a rischio e iscritte alla red list dell'International Union of Conservation of Nature (Iucn).
"Quella dello storione dell'Adriatico è una specie scomparsa nei nostri ambienti naturali - spiega il ricercatore Oliviero Mordenti. - L'Università già da alcuni anni ha dato avvio a un programma di reintroduzione in natura di questa specie, grazie a finanziamenti comunitari ottenuti dalla provincia e dal Comune di Ravenna e alla collaborazione del Parco del Ticino, dell'Acquario di Cattolica e dell'Oltremare di Riccione".
Gli animali liberati provengono dalle vasche dei due acquari romagnoli.