Aria viziata – Senza l’Area C aumentano del 52% le auto a Milano
Raddoppiato dal 26 luglio (giorno dello stop del Consiglio di stato) il numero degli ingressi nella cerchia dei bastioni. Nell’aria c’è già il 42% di ammoniaca in più. Nei sei mesi di applicazione del ticket anti-inquinamento il traffico si era ridotto del 34% rispetto al 2011
Dal 26 luglio è stato del 52% l’aumento degli ingressi effettuati da categorie di auto che, con l’Area C attiva, potevano accedere acquistando i tagliandi di ingresso. Sono infatti 17mila in più gli ingressi al giorno nella cerchia dei bastioni – il centro della città di Milano – di auto benzina euro 1 e successivi e diesel euro 3 con filtro antiparticolato e successivi. I dati sono stati analizzati dall’Amat, mettendo a confronto i primi cinque giorni dalla sospensiva del Consiglio di stato con gli ultimi cinque di attivazione dell’Area C.
Identica anche la percentuale di aumento degli ingressi di veicoli inquinanti nei primi cinque giorni dopo la sospensiva (+52%). Sono stati, infatti, circa 2.100 gli accessi al giorno in più delle categorie che, con provvedimento attivo, erano sottoposte a divieto d’accesso: diesel euro 0, 1, 2 e 3 e benzina euro 0. Più bassa la percentuale di aumento dei veicoli intestati a residenti: +20%, per un totale di circa 1.600 ingressi in più ogni giorno. Invariato, infine, il traffico riguardante i veicoli di servizio.
In generale, a fronte di una riduzione del traffico che nel mese di luglio oscillava tra il 30 e il 35% (con un picco del 40% nella terza settimana) rispetto allo stesso periodo del 2011, dopo la sospensiva la variazione si è ridotta a -5%.
Per quel che riguarda le emissioni inquinanti, l’aumento maggiore ha riguardato quelle di ammoniaca, che hanno fatto registrare un +42%: questo perché, con l’Area C attiva, erano calati maggiormente i veicoli a benzina rispetto a quelli diesel, più utilizzati dalle categorie “veicoli di servizio” e taxi. Sono salite, poi, del 16% le emissioni di anidride carbonica, inquinante legato in prima battuta al traffico. Per quanto concerne gli inquinanti più strettamente legate alle motorizzazioni diesel, il Pm10 allo scarico è aumentato del 5%, il Pm10 totale del 9% e gli ossidi totali di azoto del 10%.
Nei sei mesi di applicazione, il traffico si era ridotto in media del 34% rispetto allo stesso semestre del 2011. Inoltre era aumentata la velocità commerciale dei mezzi pubblici di circa il 6% (autobus) e 5% (tram). Erano diminuiti di circa il 49% gli accessi di veicoli inquinanti. C’era stato un incremento dei veicoli a minor impatto ambientale (da 9,6% a 16,6%). Si era ridotto il numero di incidenti (-28%). Erano calate le emissioni di Pm10 allo scarico (-23%), Pm10 totale (-22%), ammoniaca (-15%), ossidi di azoto (-20%), anidride carbonica (-22%) e si erano ridotte le concentrazioni di black carbon fino al 40%.