L’attentato contro il presidente del Parco dei Nebrodi
Agente di scorta ha risposto al fuoco, nessun ferito
Due persone hanno sparato la scorsa settimana, intorno all'una di notte, contro l'auto del presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci. È accaduto lungo la strada statale che collega San Fratello a Cesarò, nel Messinese. Il poliziotto della scorta ha risposto al fuoco mettendo in fuga i due. Il presidente e l'agente sono stati condotti per precauzione all'ospedale di Sant'Agata Militello, ma non sono feriti.
Da alcuni anni alla guida del Parco dei Nebrodi, Antoci ha segnalato il vorticoso giro di denaro in mano alle associazioni mafiose: qualcuno gli aveva già spedito dei proiettili come avvertimento.
Il ministro Galletti - "Al Presidente Giuseppe Antoci va la mia vicinanza per la gravissima intimidazione subita, che non ha avuto esiti peggiori solo grazie al coraggio e alla prontezza della scorta e degli uomini della Polizia. Sono certo che il suo impegno di legalità alla guida del Parco regionale dei Nebrodi, che evidentemente stravolge i piani di quanti vorrebbero fare affari sulle spalle dell'ambiente, sarà da oggi ancora più forte e determinato". Lo afferma il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.
Lega Nord - "La Lega esprime massima solidarietà a Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi (Messina) che questa notte è stato vittima di un vile attentato mafioso. Un grande plauso va alla scorta, che con estrema professionalità e coraggio ha sventato l'attacco. Un pericoloso ritorno alle armi, che dimostra come Antoci stia portando avanti un lavoro importante di contrasto alla criminalità organizzata, impedendo che la mafia si impossessi di terreni del parco dei Nebrodi. Questi esempi di legalità non devono però essere lasciati soli dallo stato". Lo afferma Angelo Attaguile deputato della Lega Nord e segretario della commissione antimafia.