L’auto e l’ambiente. In Francia crolla il diesel, ma l’elettrico non decolla
Mentre le case automobilistiche e le autorità spingono verso vetture di nuova concezione, i consumatori continuano a preferire motori convenzionali
Il declino delle vendite delle auto con motore a gasolio, a favore di una maggiore richiesta di vetture a benzina, non è compensato da una crescita delle immatricolazioni di modelli elettrificati (ibridi e mild hybrid 48 Volt) o 100% elettrici. È quanto sta accadendo in Francia, dove - segnala il magazine Autoactu - di fronte a un marcato declino delle vendite di diesel (sono state il 40,59% del totale nel primo trimestre, mentre nello stesso periodo del 2017 erano il 47,39%) le elettriche e le elettrificate sono praticamente stabili: l'1% gli elettrici puri, il 4% le ibride non ricaricabili e l'1% quelle ricaricabili.
Come sottolineano gli esperti di Autoactu, le elettriche pure non solo restano marginali rispetto alle altre propulsioni, ma sono addirittura in forte calo (-22,3%). Questo a causa di una variazione nei contributi varati dallo Stato per il settore: bonus massimo di 8.500 euro anziché 10.000 e età minima per la rottamazione, almeno 17 anni per un benzina e 21 per un diesel, anziché i precedenti 12 per entrambe le tipologie.
Ciò che sta accadendo, ribadisce il magazine francese, è che mentre non si è mai parlato così tanto di veicoli elettrici e tutte le Case costruttrici comunicano in modo massiccio i loro progetti in questa direzione “il comportamento della clientela non è ancora realmente in fase con le dichiarazioni delle Autorità” che annunciano l'intenzione di vietare i motori termici, nel caso della Francia dal 2040.