Bersani cerca la fiducia. Tra gli otto punti c’è la green economy
La proposta del segretario del Pd è in rete. Via il ministero dell’Ambiente, arriva quello per lo Sviluppo sostenibile. “Aperti al confronto con i 5 stelle”
Economia verde e sviluppo sostenibile. Con l’estensione del 55% per le ristrutturazioni edilizie a fini di efficienza energetica, un programma pubblico-privato per la riqualificazione del costruito, norme a favore del recupero delle aree dismesse e degradate e contro il consumo del suolo, un piano bonifiche e per lo sviluppo delle smart grid, la rivisitazione e ottimizzazione del ciclo rifiuti (da costo a risorsa) e la cancellazione del ministero dell’Ambiente a favore dello Sviluppo sostenibile.
È verde, e ricco di declinazioni, il sesto degli otto punti “irrinunciabili per qualsiasi prospettiva di governo” di Pierluigi Bersani, aperti al confronto e, da qualche giorno, disponibili in rete.
La proposta per la caccia alla fiducia del nuovo parlamento, che il segretario del Pd ha avanzato alla direzione del partito, è “per un governo di cambiamento”. E prevede – oltre al green – misure per l’uscita “dalla gabbia dell’austerità”, sul fronte sociale e per il lavoro, la riforma della politica e della vita pubblica, giustizia ed equità, leggi sui conflitti d’interesse e incandidabilità, una nuova spinta su diritti civili, istruzione e ricerca.
Segrè, ambiente punto d’unione con i grillini – La presenza di un eco-punto nel programma con cui Bersani cerca di “sedurre” i 5 stelle è “un segnale che forse in Italia sta cominciando a cambiare qualcosa”, commenta il Wwf. Che chiede però al leader del Partito democratico di essere “più esplicito e coraggioso su energia, consumo del suolo e bonifiche”, ricordando la necessità di un green deal chiesto dalle maggiori associazioni ambientaliste durante la campagna elettorale.
Non piace ai parlamentari uscenti del Pd, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, l’idea di cancellare nel prossimo governo il ministero dell’Ambiente, assorbendone le competenze in un “fantomatico” ministero dello Sviluppo sostenibile: “Se realizzata – dicono – ci allontanerebbe ancora di più dall’Europa e dal futuro”.
“Credo davvero che quello dell’ambiente sia il ponte tra Pd e Grillo”, sostiene Andrea Segrè, direttore del dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari all’università di Bologna, presidente del Last minute market e del Caab, tra i principali fautori della lotta a tutti gli sprechi. “È una grande occasione – dice il professore dalle pagine del Corriere della sera, – mi piacerebbe che questa legislatura fosse la più verde possibile, ambientale, ecologica. Il punto di unione è questo. Trovo corretto che Bersani l’abbia messo tra gli otto punti. Promuovere la sostenibilità in un’ottica di sviluppo: è l’opportunità che abbiamo davanti. E Grillo e i grillini potrebbero dare risposte, entrando nel merito”.