Biodiversità. Nuovo allarme del Wwf: “Un milione di specie rischiano l’estinzione”
La bozza di accordo globale sulla biodiversità negoziata dai Governi non è sufficiente a invertire la curva della perdita di natura entro il 2030
La bozza di accordo globale sulla biodiversità negoziata dai governi non è sufficiente a invertire la curva della perdita di natura entro il 2030 e non rispetta gli impegni ambiziosi presi pubblicamente per affrontare la crisi di biodiversità che stiamo vivendo. Lo afferma un rapporto del Wwf presentato in occasione dei negoziati delle Nazioni Unite sulla biodiversità iniziati a Ginevra, che si terranno fino al 29 marzo, alla ricerca di un accordo globale verso il summit di Kunming, in Cina.
Il rapporto, intitolato "Bridging the Gap: Translating political commitments into an ambitious Global Biodiversity Framework" (Colmare il divario: trasporre gli impegni politici in un ambizioso accordo globale sulla biodiversità), contiene un’analisi dei principali impegni internazionali che sono esplicitamente riconducibili ai negoziati sull'accordo globale sulla biodiversità. Sono un milione le specie attualmente minacciate di estinzione, e siamo stanchi di promesse vuote, che non si risolvono in azioni concrete. Marco Lambertini, direttore generale del Wwf Internazionale, ha commentato: "L’attuale catastrofica perdita di natura sta aumentando la nostra vulnerabilità alle pandemie, inasprendo gli impatti del cambiamento climatico e minacciando sia i nostri mezzi di sussistenza, che l'economia globale. I leader mondiali hanno promesso di agire per proteggere la natura e le persone, garantendo il raggiungimento di un ambizioso accordo globale sulla biodiversità, ma la nostra nuova analisi rivela che resta ancora molto da fare con urgenza affinché alle parole corrispondano i fatti”.
Secondo il Wwf, l'attuale rapporto Onu richiede solamente che "l'aumento del tasso di estinzione sia fermato o invertito e il rischio di estinzione sia ridotto di almeno il 10 %". I governi dovrebbero invece spingere perché si intraprenda un'azione urgente per prevenire l'estinzione delle specie che risultino essere minacciate dal 2022 (quindi immediatamente) e per aumentare l'abbondanza di popolazione di specie che debbano essere recuperate entro il 2030; manca un forte meccanismo di revisione che consenta ai governi di rendicontare regolarmente i propri progressi e accrescere il proprio impegno nel tempo per conseguire gli obiettivi; sono insufficienti le azioni proposte per affrontare i modelli insostenibili di produzione e consumo in gran parte responsabili della perdita di natura.
La dichiarazione congiunta del Wwf: https://www.leaderspledgefornature.o...