In breve. Nuovo direttore per l’Isin. La goletta dei laghi in Piemonte
Il referto sullo stato di salute 2024 del Lago Maggiore, stilato dalla Goletta dei laghi di Legambiente, non è dei migliori: 5 su 10 punti campionati lungo la sponda piemontese tra Verbania-Cusio-Ossola e Novara sono fortemente inquinati. Migliori i risultati delle analisi microbiologiche sul lago d'Orta
Il vertice Isin
Il direttore Francesco Campanella (nella foto) si è insediato alla guida dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare: “Affronto questa preziosa opportunità con emozione, consapevole del grande impegno e delle grandi responsabilità che mi attendono all’Isin. L’ispettorato è l’autorità competente in ambito nucleare, e deve certamente garantire il suo carattere di indipendenza e terzietà, senza però abdicare alla responsabilità di un confronto aperto, costruttivo e sinergico con tutte le componenti che operano, o sono comunque coinvolte a vario titolo, nei temi della sicurezza nucleare e della radioprotezione, ovvero le istituzioni centrali, le amministrazioni locali, i professionisti, gli esercenti, le associazioni scientifiche e, ove opportuno e necessario, le comunità locali”. Il direttore – il cui mandato è settennale - ritiene determinante chiarire che all’Isin non spettano ruoli decisionali nel merito della strategia che il Paese vorrà intraprendere in relazione al tema del “nucleare”, e che il suo obiettivo dovrà piuttosto essere garantire comunque, tanto ai lavoratori quanto alla popolazione, l’adozione e il rispetto di un sistema di regole di sicurezza conforme a standard riconosciuti a livello internazionale, e bene dimensionato rispetto alle necessità che dovessero configurarsi, nonché agli scenari di rischio ad esse associati.
Legambiente sul Lago Maggiore
Il referto sullo stato di salute 2024 del Lago Maggiore stilato dalla Goletta dei laghi di Legambiente non è dei migliori: 5 su 10 punti campionati lungo la sponda piemontese tra Verbania-Cusio-Ossola e Novara sono fortemente inquinati. Migliori i risultati delle analisi microbiologiche sul lago d'Orta, un tempo inquinatissimo dai residui delle industrie metallurgiche e oggi risanato: qui ad essere monitorati tra l'1 e il 3 luglio sono stati quattro punti, solo uno di questi, la foce Fiumetta a Omegna, ha concentrazioni microbiologiche ben oltre il doppio del limite consentito. C'è però anche un altro punto critico, classificato come "osservato speciale" dalla Goletta dei Laghi. È la foce del torrente Scarpia a San Maurizio di Opaglio, nel novarese. In questo caso i prelievi sono stati fatti ad aprile e maggio, ed è risultato fortemente inquinato. I dati sulla salute dei principali bacini lacustri piemontesi, presentati ad Orta san Giulio, nell'ecosostenibile hotel san Rocco, ampliano la fotografia degli ecosistemi grazie anche al lavoro in rete tra Legambiente, imprese, istituzioni locali e Arpa Piemonte.