In breve. Un sabbiodotto per dragare il porto di Viareggio, Italia contaminata e altre notizie
Italia Nostra contro gli inceneritori in Sicilia e contro la politica della Regione
Italia Nostra contro la Regione Sicilia
L’associazione Italia Nostra accusa: “Sicilia, gennaio 2024: anno nuovo, politica vecchia, vecchissima. Dunque, è stato dato il via libera, dalla maggioranza di centrodestra, in commissione Ambiente e territorio dell'Assemblea regionale siciliana, al disegno di legge in materia di edilizia e urbanistica. Il testo contiene anche una proposta di sanatoria per le case abusive prossime al mare (entro i 150 metri dalla battigia) costruite in Sicilia prima del 1985”. Secondo Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia, “provvedimento dopo provvedimento (mega inceneritori, rigassificatori, ponte sullo Stretto, impianti eolici e fotovoltaici ovunque e comunque), norma dopo norma, il governo Schifani sta mostrando il suo volto, continuando a svendere la Sicilia per i propri interessi”.
Viareggio, un sabbiodotto per il porto di Viareggio
Sopralluogo a Viareggio per il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha voluto verificare di persona il funzionamento e l’efficacia della draga attivata nel porto da Regione Toscana e Autorità portuale regionale per liberare l’ingresso dell’infrastruttura dall’insabbiamento che ha causato nei giorni scorsi l’incagliamento di un peschereccio. Al sopralluogo, insieme al presidente Giani, hanno partecipato il vice sindaco di Viareggio Valter Alberici e il segretario dell’Autorità portuale regionale Alessandro Rosselli. La Regione sta portando avanti un appalto integrato per la realizzazione a Viareggio di un sabbiodotto, opera permanente su cui saranno impegnati 7 milioni di euro, che dovrà vedere l’avvio dei lavori entro l’estate, nel prossimo mese di giugno. Il sabbiodotto toglierà in tempo reale la sabbia dall’imboccatura del porto, riversandola in mare aperto a circa un km di distanza.
La ministra del Lavoro, Calderone: in Italia 0,80% del territorio nazionale è contaminato
"I dati forniti da Inail sullo stato delle bonifiche ci dicono che in Italia la superficie dei siti contaminati è pari a 2.400 km², ovvero lo 0,80% della superficie del territorio nazionale. Di questi, 41 siti contaminati di interesse nazionale occupano 1.721 chilometri quadri pari allo 0,57% del territorio nazionale". Lo ha detto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, in audizione nella commissione parlamentare d’inchiesta sulle Ecomafie. "Il contributo alla contaminazione dei suoli italiani da parte delle discariche abusive non controllate o non adeguatamente gestite è pari al 40%", ha aggiunto Calderone precisando come "l'inquinamento ambientale ha effetti diretti e indiretti sui lavoratori", perché "spesso su siti contaminati sussistono sia attività industriali e commerciali che aree residenziali o agricole".