Clima. I disastri meteorologici costeranno 69mila miliardi al 2100
La stima di Moody’s Analytics si concentra sui danni arrecati alla salute umana, alla produttività sul lavoro, ai raccolti e al turismo. Eventi meteorologici estremi colpiranno maggiormente infrastrutture e proprietà fondamentali
I cambiamenti climatici costeranno 69.000 miliardi di dollari entro il 2100. È la stima - apprendiamo dall’Ansa - che fa Moody's Analytics ipotizzando che il riscaldamento arrivi alla soglia di due gradi centigradi, considerata il limite per arginare i suoi effetti più terribili.
Se invece il riscaldamento sarà di 1,5 gradi, sempre più considerato dagli esperti come il limite di stabilizzazione del clima, costerà entro la fine del secolo 54.000 miliardi di dollari. Il nuovo rapporto evidenzia i danni arrecati alla salute umana, alla produttività sul lavoro, ai raccolti e al turismo. E prevede che l'aumento delle temperature "danneggerà universalmente la salute e la produttività dei lavoratori", mentre eventi meteorologici estremi più frequenti "colpiranno maggiormente infrastrutture e proprietà fondamentali".
Il capo economista di Moody's Analytics, Mark Zandi, ha spiegato che il dossier rappresenta "il primo tentativo di quantificare le possibili conseguenze macroeconomiche" del cambiamento climatico".