torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

​Clima energia al 2030, il ministro Orlando avvia il dialogo in Europa e con gli industriali

where Roma when Lun, 27/01/2014 who michele

Il ministro e i dirigenti di Confindustria hanno deciso di avviare un approfondimento tecnico, economico e finanziario per verificare impatti e opportunità che si avvarrà del supporto dell'Enea

Il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando ha giudicato positivamente la proposta della Commissione sul taglio delle emissioni perché “dà certezze e consente consentirà all'Europa di giocare un ruolo incisivo nelle trattative per giungere ad un accordo mondiale il prossimo anno a Parigi”.
Intanto il ministro ha avviato una serie di incontri istituzionali sul tema, il primo dei quali con il ministro inglese per l'Energia e i cambiamenti climatici Ed Davey. Durante il colloquio, Orlando e Davey hanno confrontato i diversi approcci rispetto all'impegno della riduzione delle emissioni in modo da definire la più efficace strategia di impegno sui cambiamenti climatici in vista del Consiglio europeo di marzo che dovrà definire la posizione degli Stati membri.
Ma l’azione di Orlando non guarda solo all’Europa ma anche sul fronte interno, quello più caldo dell’industria: il ministro ha incontrato una delegazione di Confindustria guidata dal direttore generale Marcella Panucci, dal vice direttore Massimo Beccarello e dal responsabile politiche industriali Andrea Bianchi.
Con i dirigenti di Confindustria è stato deciso, tra l’altro, di avviare un approfondimento tecnico, economico e finanziario per verificare impatti e opportunità che si avvarrà del supporto dell'Enea. Lo studio tecnico avrà l'obiettivo di verificare la possibilità di avviare un incisivo processo di indirizzo verso la sostenibilità ambientale del Paese salvaguardando la sua forte base industriale, “che ne costituisce una premessa fondamentale, nella condivisa consapevolezza che senza la trasformazione e l'innovazione della brown economy non ci sarà mai un vero sviluppo della green economy”.
Il ministro Orlando ha ribadito “la propria volontà di trovare soluzioni che, compatibilmente con il livello di ambizione contenuto nella posizione della Commissione europea, consenta di tenere conto delle esigenze del sistema industriale nazionale e di distribuire lo sforzo per il taglio delle emissioni sull'insieme dei comparti che generano CO2 a differenza di quanto avvenuto in passato”.
Sulla proposta della Commissione si registra anche il giudizio dell’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini, il quale non vede alcuna politica a sostegno degli obiettivi fissati dall'Unione Europea su clima ed energia. Secondo Clini, “la conclusione del lavoro della Commissione  europea ha soprattutto un valore politico internazionale perché dice che l'Europa sta portando avanti l'impegno di ridurre i gas serra e va avanti per la propria strada”. Si tratta però di “un dato politico non sostenuto da politiche”.

immagini
Ministro dell'Ambiente
leggi anche: