Clima, nuovo accordo tra la Pirelli e il ministero dell’Ambiente
Sarà ridotto l’impatto ambientale della produzione del pneumatico. Entro il 2015 giù del 15% i consumi energetici e del 70% il prelievo d’acqua. Clini ha avviato collaborazioni green con oltre settanta aziende del made in Italy
La Pirelli e il ministero dell’Ambiente hanno siglato un nuovo accordo per ridurre l’impatto sul clima derivante dalle attività relative alla produzione e all’impiego dei pneumatici. L’intesa, firmata dal ministro Corrado Clini e dal presidente e ceo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, definisce la seconda fase del protocollo siglato in tal senso dalla società con il ministero nel gennaio 2012, nell’ambito della conferenza internazionale “Driving sustainability: a safe road to the future”.
In particolare, in questa seconda fase la Pirelli e il ministero avvieranno una sperimentazione di tecnologie per la riduzione dell’impatto sul clima delle attività connesse alla produzione e all’impiego di un pneumatico per autovettura prodotto da Pirelli in Brasile.
Nell’ambito della collaborazione, l’azienda italiana rinnova il proprio impegno a misurare, adottando metodologie di calcolo riconosciute a livello internazionale, l’impronta di carbonio relativa all’intero ciclo di vita di un proprio pneumatico e a sviluppare tecnologie e pratiche per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra replicabili nel settore. L’intesa è in linea con gli obiettivi di sostenibilità del piano industriale 2012-2014 che prevedono, entro il 2015, una riduzione del 15% sia dei consumi energetici specifici che delle emissioni specifiche di CO2, oltre al 70% del prelievo di acqua rispetto ai valori del 2009.
“Questo nuovo accordo con Pirelli conferma l’impegno dell’azienda che, insieme ad altre eccellenze italiane, intende rispondere alla richiesta di qualità ambientale e innovamento tecnologico quali fattori di competitività nei mercati internazionali per i prodotti di alto livello, bandiera del made in Italy”, commenta il ministro Clini. Fino ad oggi il ministero ha avviato una collaborazione con oltre settanta aziende italiane in diversi settori di produzione e servizi: tessile, agroalimentare, industria, turismo, ceramiche, infrastrutture e grande distribuzione.