Così si fa! Bruxelles vara regole più severe per le perforazioni petrolifere in mare
I nuovi standard Ue prevedono piani di emergenza e lo smantellamento delle piattaforme non idonee. Nel 2010 il disastro della Deepwater Horizon nel golfo del Messico
I deputati Ue hanno approvato nuovi standard di sicurezza nelle operazioni offshore di petrolio e gas. L’obiettivo, riferisce Ivo Belet, deputato belga responsabile del dossier per il Parlamento europeo, è ridurre il rischio di gravi incidenti ambientali.
I nuovi standard Ue prevedono dei piani di emergenza ad hoc e lo smantellamento delle piattaforme non idonee.
I lavori sono partiti dopo il disastro del golfo del Messico dove, il 20 aprile del 2010, l’esplosione sulla Deepwater Horizon (Bp) ha causato la morte di 11 uomini che lavoravano sulla piattaforma e la fuoriuscita di circa 4,9 milioni di barili di greggio in mare. Ci sono voluti tre mesi per sigillare la falla e altri due prima che fosse completato il pozzo di soccorso. “Per evitare che catastrofi di questo tipo accadano nuovamente, i deputati intendono garantire la sicurezza necessaria e il rispetto delle norme ambientali in tutta l’Unione europea”, sottolinea una nota di Strasburgo.
Gli stati membri avranno due anni per adattare la legislazione nazionale.
Guarda il servizio sulle perforazioni al largo (web-tivù Europarlamento)
E lo speciale sull’eco-disastro alla Deepwater Horizon (Encyclopedia of the Earth)