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Ecologia della microplastica. Fa davvero male? E quanto? L’Enea partner in una ricerca

where Roma when Lun, 18/12/2023 who roberto

Lo studio intende verificare se hanno effetti sulla salute le microplastiche e le nanoplastiche inalate o ingerite. Saranno analizzati scenari reali come pedoni nel traffico, atleti su tappeti sintetici e operai sulle linee di produzione

Valutare i possibili effetti microplastiche.jpgsulla salute umana di micro e nanoplastiche inalate o ingerite. È questo l’obiettivo del progetto europeo Polyrisk, al quale partecipano 15 partner di 7 Paesi Ue, tra cui l’Enea e l’Università di Utrecht (Paesi Bassi) nel ruolo di coordinatore.

 
Che cosa sono le microplastiche
Le microplastiche e le nanoplastiche sono così diffuse da accumularsi ormai nei tessuti di gran parte delle specie viventi e far parte della catena alimentare anche dell’uomo. Molte sono di origine naturale, come le catene polimeriche e i poliesteri prodotti in grandissima quantità dai vegetali, ma sono causate anche dalla dispersione nell’ambiente e frammentazione di rifiuti di plastica derivanti da oggetti di uso quotidiano come bottiglie, flaconi e imballaggi monouso, ma anche da scarti di materiali edili, industriali e agricoli.
 
Come si svolge lo studio
Lo studio prende in esame quante di queste minuscole particelle generalmente invisibili a occhio nudo vengono effettivamente inalate nel nostro corpo in scenari di vita reale, come ad esempio dai pedoni in strade trafficate, da atleti che si allenano in ambienti chiusi su tappeti erbosi artificiali, oppure da operai al lavoro in industrie tessili e della gomma sintetica; per ciò che riguarda l’esposizione da ingestione, saranno realizzati studi sull’acqua potabile.
 
Creare microplastiche
“L’Enea metterà a punto metodi per produrre microplastiche simili a quelle ambientali da utilizzare come riferimento per definire i rischi e caratterizzare i materiali plastici in scenari di vita reale”, spiega la responsabile scientifica del progetto per l’Enea, Sonia Manzo, della divisione protezione e valorizzazione del territorio e del capitale naturale. “Questo progetto punta anche a colmare le lacune in materia al fine di supportare misure normative che tengano conto di dati e analisi scientifiche sui rischi delle microplastiche per la salute umana”.
 
Ambienti della vita reale
Nei primi due anni di vita del progetto sono stati valutati e identificati i metodi e gli strumenti più idonei alla caratterizzazione e alla misura delle microplastiche in ambiente e per la definizione degli effetti tossicologici. Sono stati condotti studi di scenari di esposizione reale, in fabbriche tessili, in campi di calcio indoor, e in aree ad elevato traffico veicolare e definiti i framework di valutazione del rischio per la salute umana.
Nel periodo aprile-maggio 2024 si svolgerà l’assemblea generale del consorzio Polyrisk durante la quale saranno discussi gli avanzamenti relativi ai dati prodotti nei diversi studi di esposizione e di rischio.
 
Per leggere il progetto Polyrisk: https://cordis.europa.eu/project/id/...

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microplastiche