Ecosistema urbano – Gli italiani scendono dagli autobus
Ventesima edizione del rapporto di Legambiente: nel paese più ciclisti e piste ciclabili, ma siamo indietro rispetto alla Ue. Aumentano le auto nelle città. Scendono le polveri sottili da Bari a Firenze. La Mercedes rimuove lo spot Smart: “Denigra il trasporto pubblico”
Trasporto pubblico al palo, con un crollo delle percorrenze in autobus, poche isole pedonali e piste ciclabili in crescita ma ancora lontane anni luce dagli standard europei, nonostante la ritrovata passione degli italiani per le due ruote: la mobilità alternativa nel Belpaese si scontra con disservizi e carenze infrastrutturali. E il risultato è il crescente ricorso all’auto che inquina l’aria dei centri urbani.
La fotografia delle eco-performance cittadine, scattata da Legambiente con l’indagine “Ecosistema urbano”, mostra un’Italia in ritardo nel trasformare le sue città in smart city.
Passeggeri: da 97 a 83 viaggi pubblici all’anno – Dalla ricerca, giunta alla ventesima edizione, emerge un trasporto pubblico che non decolla e anzi perde passeggeri, con 83 viaggi all’anno per abitante fatti sugli autobus nel 2011 contro i 97 del 1994. Tra le grandi città, se Roma nel 2003 vantava 499 viaggi per abitante all’anno, oggi arriva appena a 519. Così come Milano, che da 404 spostamenti del 2003 si attesta a 456. Migliorano Firenze e Padova.
La conseguenza è il maggiore ricorso all’auto, anche se sul fronte delle polveri sottili il quadro è a tinte meno fosche: delle 15 città prese in esame, Milano e Torino si confermano ancora al di là della media dei 40 microgrammi per metro cubo, ma vanno bene Bari, Bologna, Firenze, Napoli, Padova, Roma, Venezia e Verona, che migliorano costantemente abbassando i valori medi annui.
La mobilità alternativa, spiega lo studio, non fallisce solo sul fronte del trasporto pubblico. In un paese dove le vendite di bici hanno segnato un sorpasso storico sulle immatricolazioni di auto, le piste ciclabili, seppure in crescita, non stanno al passo con l’Europa. Tre sole città europee – Helsinki con 1.500 chilometri, Stoccolma e Hannover con 750 ciascuna – eguagliano la copertura di piste di tutti i 104 capoluoghi italiani.
Spot Smart, vincono i Genitori antismog – Un video “denigratorio” e “sleale” rispetto al servizio di trasporto pubblico. Il rilievo, mosso dell’associazione Genitori antismog, è stato accolto dal comitato di controllo dello Iap, l’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria, che ha ottenuto dalla Mercedes-Benz l’impegno a non riproporre più la campagna pubblicitaria sull’autoveicolo Smart dal titolo “Smart. Questa volta la paghiamo insieme”.
Nello spot, trasmesso sia sui canali nazionali sia sul web – rileva l’associazione – la vita quotidiana del pendolare viene descritta come una “tragedia”, caratterizzata da pessime condizioni di viaggio: tutto il contrario rispetto al comfort garantito dalla vettura pubblicizzata.