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Energia: tutti vogliono essere green, ma non sanno come fare

where Milano when Mar, 21/05/2013 who matteo

L’indagine Anie presentata all’Innovation Cloud di Milano. Boom per il risparmio: l’80% degli italiani usa le eco-lampadine. “Ma siamo spaventati dall’ipertecnicismo”

Gli Italiani sono sempre più attenti allo stile di vita sostenibile, un po’ perché di questi tempi la priorità è risparmiare, ma anche perché ormai va sempre più di moda essere green. Tuttavia molti sono ancora poco informati e spaventati dalle infinite opportunità che offrono le nuove tecnologie.
È quanto emerge dall’indagine sulle famiglie italiane commissionata da Anie, la federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche, realizzata dall’istituto demoscopico Ispo e presentata all’Innovation Cloud, il salone delle rinnovabili che si è chiuso la scorsa settimana alla fiera di Milano-Rho (innovationcloud-expo.com).
Dalla caldaia all’acqua, più attenzione all’efficienza – Secondo il sondaggio, proprio in nome del risparmio energetico gli italiani stanno cambiando il loro stile di vita. Ben l’80% del campione, infatti, afferma di utilizzare sempre lampadine a risparmio energetico, il 76% di provvedere con regolarità alla pulizia e manutenzione della caldaia, il 71% di usare lavatrici o lavastoviglie a temperature basse, il 67% di contenere i consumi di acqua calda e il 66% di mantenere d’inverno la temperatura entro i 20 gradi.
“Molti, però, sono ancora frenati dall’ipertecnicismo e sono spaventati dalle nuove tecnologie”, ha specificato Renato Mannheimer, dell’istituto Ispo, sottolineando come, per esempio, la maggior parte degli intervistati apprezzi la domotica e i suoi benefici in termini di sicurezza e risparmio, ma ancora non ne benefici. Lo stesso accade con le energie rinnovabili, un tema che si accompagna spesso a quello dell’efficienza energetica: le fonti più conosciute risultano essere ancora il solare e l’eolico, mentre sono ancora pochi quelli che parlano di idroelettrico, geotermia, biomasse e di energia prodotta da onde e maree. “Gli italiani – ha commentato Claudio Andrea Gemme, presidente dell’Anie – da un lato si sono dimostrati aperti verso la cultura della sostenibilità che le tecnologie possono apportare, dall’altro disponibili a investire, nonostante la crisi, laddove il ritorno economico avvenga in tempi contenuti, tra i tre e i cinque anni. Questo ci indica che siamo noi a dover dare maggiori informazioni e spiegazioni”. 
 

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