L’Italia si sveglia smart. Due italiani su tre vogliono più eco-investimenti
Per l’80% il solare è la fonte principale su cui puntare: non danneggia la salute e non intacca il paesaggio. Lo dice un’indagine dell’Ispo
Per due italiani su tre il paese ha fatto meno eco-investimenti degli altri, mentre per tre cittadini su cinque le rinnovabili hanno la stessa efficienza delle fonti tradizionali. Questi alcuni dati che emergono dall’indagine sulla popolazione italiana commissionata da Confindustria Anie/Gifi all’istituto demoscopico Ispo, e presentata in occasione dell’assemblea annuale dell’associazione.
Tra le altre cose, risulta che gli italiani hanno piena consapevolezza del potenziale di efficienza delle fonti pulite e ripongono la massima fiducia nei loro confronti per un futuro più green, anche se restano piuttosto critici su quello che è stato fatto finora. In particolare, c’è interesse per la possibilità offerta dalle rinnovabili di attivarsi in prima persona nella produzione di energia (87%).
Benefici? Meglio valutabili tra dieci anni – Oltre l’80% ritiene che l’energia solare sia la fonte rinnovabile più pulita sulla quale puntare. Per il 94% non è sicuramente dannosa per la salute, mentre per il 92% è rispettosa dell’ambiente e non deturpa il paesaggio.
L’indagine mostra anche come l’89% degli italiani consideri l’energia green un segno di evoluzione del paese, così come l’88% ritiene che tali fonti siano importanti strumenti di aiuto per abbandonare quelle fossili. Ma secondo il 66% della popolazione abbiamo investito meno di altri, mentre il 19% crede che l’impegno italiano sia stato equivalente a quello dei partner.
Infine, sul versante costi-benefici un terzo degli italiani (32%) ritiene che i vantaggi ottenuti con le nuove energie fino a questo momento siano inferiori ai costi sostenuti. Ma per i prossimi dieci anni la percezione migliora del 25%.