Export lurido. Bulgaria: nuovo sequestro di rifiuti dalla Campania
Venti container provenienti dall’Italia sono stati sequestrati nel porto bulgaro di Burgas. Il mittente del carico è un’azienda avellinese
Venti container carichi di rifiuti illegali provenienti dall'Italia sono stati sequestrati nel porto bulgaro di Burgas, sul Mar Nero. Il mercantile era stato caricato a Salerno a metà gennaio. Nelle giornate precedenti altri venticinque container, con la stessa provenienza, erano stati sequestrati nel porto di Varna. In entrambi i casi era scaduto il termine di 90 giorni per l'importazione, lo sdoganamento o la riesportazione del carico.
Gli inquirenti hanno comunicato che il mittente dei due carichi è un’azienda avellinese specializzata nella gestione dei rifiuti, mentre il destinatario è una società con sede a Sofia. Suo proprietario è un macedone con due soci italiani. Tutti e tre sono ricercati per essere interrogati dagli organi competenti.
Le ispezioni hanno dimostrato che sia a Varna che a Burgas le balle di rifiuti - che secondo la documentazione avrebbero dovuto contenere solo plastica e gomma - contenevano anche altri tipi di rifiuti come vetro, tessuti e componenti elettronici.