Rifiuti. Via le ecoballe di Napoli: queste le aziende. Giallo romeno
De Luca: “Ripuliremo l’immagine della Campania, del Sud e dell’Italia”. Bucarest smentisce l’arrivo della spazzatura
In Campania è cominciata l’opera di rimozione delle “ecoballe” accumulate per anni durante l’emergenza rifiuti di Napoli.
È arrivato il via libera dell'Anticorruzione al capitolato d'appalto e l'individuazione delle aziende che si occupano dello smaltimento dei rifiuti imballati.
L’appalto per il lavoro è sottoposto all’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone: “Se si riuscirà a far partire la gara delle ecoballe che riguarda la mia terra, nella quale stiamo svolgendo un controllo molto forte, questa è una soddisfazione che dal punto di vista personale vale più di 10 posizioni da scalare”, ha detto Cantone in una recente intervista apparsa su Specchio Economico.
L’accumulo di Villa Literno - A Villa Literno, in provincia di Caserta, vengono rimosse 300mila tonnellate di rifiuti ancora stipati nella discarica di Lo Spesso. Procede allo smaltimento l'associazione temporanea Vibeco, BM Service e Sirio Ambiente e Consultino, che si è aggiudicata l'appalto per i lotti 5 e 6 presentando ribassi di poco superiori al 4% rispetto alla base d'asta di 15 milioni di euro a lotto.
Tutte le aziende vincitrici delle gare hanno indicato come sito di destinazione finale sia impianti italiani, che dovranno essere prettamente impianti di recupero, che discariche estere, per smaltire il materiale che non potrà essere recuperato. Le ecoballe rimosse da Vibeco dovrebbero finire a Monocalzati (Avellino) e in Romania, smaltite nelle quattro discariche di proprietà della Ecosud di Bucarest.
Nel caso di trasporto su rotaie, l'operazione di trasferimento è più complessa perché bisognerà prima stoccare il pattume in una destinazione intermedia, in attesa delle autorizzazioni del Paese comunitario.
Le eco balle di Giugliano - Dopo Villa Literno, le operazioni di smaltimento dovrebbero interessare le località Masseria del Pozzo e Masseria del Re a Giugliano e il depuratore di Marcianise (lotto 2 e 4) per un totale di 181mila tonnellate di ecoballe, le aree Asi e Stir di Piandardine ad Avellino, la Fungaia e l'area Stir di Casalduni ad Avellino e la vasca depuratore di Coda di Volpe ad Eboli (lotto 8) per un totale di 95mila tonnellate di rifiuti imballati.
Ad aggiudicarsi l'appalto per Giugliano, le due associazioni temporanee d’imprese Defiam ed Ecobuilding e Ecosistem ed Econet.
La Defiam tratterà le ecoballe in una discarica di proprietà dell'azienda SR Technologies di Sofia, in Bulgaria.
I rifiuti saranno smaltiti in un impianto dell'industria de residuos Valor-Rib (del municipio di Braga, in Portogallo, ndr) e in altri impianti italiani.
Per il trasferimento all'estero, però, bisognerà attendere perché i rifiuti dovranno essere caratterizzati, bisognerà aprire il telo e fare il campionamento, poi le analisi, sulla base di una caratterizzazione definita dall'accordo con l'Aprac e con la supervisione dell'Anac.
L’ottavo lotto - Le aziende vincitrici dell'ottavo lotto, Sarim e Bps, utilizzeranno siti di recupero a Pianodardine, Monocalzati e Serino e di smaltimento del Portogallo, di proprietà della Rima - Resíduos Industriais e Meio Ambiente del distretto di Oporto.
Il giallo romeno - L'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente della Romania, in una nota ufficiale, ha fatto sapere di non aver ricevuto alcuna notifica da parte della società Eco Sud o dalle autorità competenti italiane, sulla presunta intenzione, ventilata da indiscrezioni di stampa, di inviare sul territorio della Romania rifiuti provenienti dalla Campania. "L'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente - si legge nella nota ripresa dal quotidiano Romania Libera - non ha ricevuto alcuna notifica riguardante la volontà della società Eco Sud di trasportare rifiuti dall'Italia. Secondo le norme europee riguardanti il trasferimento intra-comunitario di rifiuti per la loro eliminazione (Regolamento 1013/2006), questo tipo di trasporto può essere realizzato solo dopo che il mittente lo notifica alle autorità del paese destinatario ed ottiene un accordo preliminare scritto".
Ferma anche la risposta del Ministero dell'ambiente, che menziona in una nota che "anche nel caso in cui la Romania dovesse ricevere una notifica del genere, essa sarebbe automaticamente respinta poiché l'introduzione di rifiuti sul territorio romeno, allo scopo del loro smaltimento, è vietata dalla legge, ai sensi dell'ordinanza urgente di governo 195/2005 riguardante la protezione dell'ambiente e modificata con la Legge 265/2006, art. 32".
La notizia della spedizione dei rifiuti, che ha portato l'ente di controllo ambientale ad intensificare i controlli nei confronti della diretta interessata, l'Eco Sud, era in effetti stata lanciata proprio sulla pagina facebook del governo della Romania, rivelandosi falsa dopo aver incontrato in questi giorni la smentita della Guarda nazionale e del ministero dell'ambiente.
I commenti - “Ripuliremo tutta la regione Campania e ripristineremo l'immagine e la dignità della Campania, di Napoli, del Sud e dell'Italia, perché questo problema ha sporcato l'immagine dell'Italia intera nel mondo”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
"Oggi è una buona giornata per la Campania e per tutta l'Italia. Le ecoballe sono state per troppi anni uno dei segni più evidenti e dolorosi di uno scempio ambientale cui ha contribuito tutto il Paese e insieme di un colpevole immobilismo politico. La partenza delle prime balle da Taverna del Re ci dice con chiarezza che quando c'è la collaborazione istituzionale, penso al grande lavoro di squadra in atto tra Esecutivo e Regione, uno sforzo finanziario importante come quello messo in campo dal governo e la trasparenza nelle responsabilità si può raggiungere un grande risultato". Lo afferma il ministro dell' Ambiente Gian Luca Galletti.