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Farenheit! Non c’è mai stato un tale riscaldamento, tutta colpa dell’umanità

where Lecce when Lun, 10/06/2024 who roberto

Il rapporto Indicators of Global Climate Change afferma che il riscaldamento indotto dall’uomo è salito a 1,19 °C nel decennio passato (2014-2023), in aumento rispetto agli 1,14 °C osservati nel periodo 2013-2022. Il limite in 5 anni

Il riscaldamento globale causatoindicators-global-change.png dall’uomo starebbe avanzando di 0,26 °C per decennio – il tasso più alto mai registrato, secondo una nuova ricerca condotta da Indicators of Global Climate Change, un gruppo internazionale formato da oltre 50 scienziati, tra cui la ricercatrice Anna Pirani del Cmcc. Il secondo rapporto annuale “Indicators of Global Climate Change” (Indicatori del Cambiamento Climatico Globale) afferma che il riscaldamento indotto dall’uomo sarebbe salito a 1,19 °C nel decennio passato (2014-2023), un aumento rispetto agli 1,14 °C osservati nel periodo 2013-2022 (come indicato nel rapporto dell’anno scorso).

Considerando l’anno 2023 separatamente, il riscaldamento causato dall’attività umana potrebbe avere raggiunto 1,3 °C. Questo dato è inferiore alla quantità totale di riscaldamento che abbiamo sperimentato nel 2023 (1,43 °C), indicando che anche la variabilità climatica naturale, in particolare il fenomeno meteorologico El Niño, ha giocato un ruolo nelle temperature record del 2023.
 
Cinque anni
L’analisi ipotizza anche che il bilancio di carbonio rimanente – una stima della quantità di anidride carbonica che parrebbe ancora essere emessa in atmosfera prima di superare il limite di 1,5 °C di riscaldamento globale – sia di circa 200 gigatonnellate (miliardi di tonnellate), che corrispondono a circa cinque anni di emissioni attuali. Nel 2020, il gruppo intergovernativo di esperti sul riscaldamento climatico (Ipcc) ha calcolato che il bilancio di carbonio rimanente per arrivare a 1,5 °C era compreso tra le 300-900 gigatonnellate di anidride carbonica (CO2), con una stima centrale di 500. Da allora, le emissioni di anidride carbonica e il riscaldamento globale sono continuati. All’inizio del 2024, il bilancio di carbonio rimanente per arrivare alla soglia di 1,5 °C era di 100-450 gigatonnellate, con una stima centrale di 200.
 
Lo studio
Il progetto “Indicators of Global Climate Change” è coordinato da Piers Forster, direttore del Priestley Centre for Climate Futures dell’Università di Leeds. “La nostra analisi mostra che il livello di riscaldamento globale causato dall’azione umana ha continuato ad aumentare nell’ultimo anno, anche se l’azione climatica ha rallentato l’aumento delle emissioni di gas serra,” ha affermato Forster. Le temperature globali starebbero ancora andando nella direzione sbagliata e più velocemente che mai.
“L’analisi è progettata per monitorare le tendenze a lungo termine causate dalle attività umane. Le temperature osservate sono il prodotto di questa tendenza a lungo termine modulata da variazioni naturali a breve termine. L’anno scorso, quando i record di temperatura osservati sono stati battuti, questi fattori naturali stavano temporaneamente aggiungendo circa il 10% al riscaldamento a lungo termine.”
L’annuncio lancia un avvertimento mentre esperti del clima si incontrano a Bonn per preparare il terreno per la conferenza sul clima Cop29, che si terrà a novembre a Baku, in Azerbaigian.
 
Numeri e dati
Il riscaldamento indotto dall’uomo sembra salito a 1,19 °C nel decennio passato (2014-2023) – un aumento rispetto agli 1,14 °C osservati nel periodo 2013-2022 (indicato nel rapporto dell’anno scorso).
Il riscaldamento indotto dall’uomo sarebbe aumentato a un tasso senza precedenti nel record strumentale: il tasso decennale dell’aumento di temperatura ha raggiunto il valore di circa 0,26 °C per decennio nel periodo 2014-2023.
Questo alto tasso di riscaldamento sembra causato da una combinazione di emissioni di gas serra costantemente elevate, equivalenti a 53 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno, e da continui miglioramenti nella qualità dell’aria, che stanno riducendo la forza di raffreddamento causato dall’uomo con lo smog emesso nell’atmosfera il quale ha invece un effetto contrario di raffreddamento.
Alti livelli di emissioni di gas serra parrebbero anche influenzare il bilancio energetico della Terra: boe oceaniche e satelliti stanno monitorando flussi di calore senza precedenti negli oceani, nelle calotte glaciali, nei suoli e nell’atmosfera. Questo flusso di calore è superiore del 50% rispetto alla sua media a lungo termine.
 
Gli incendi in Canada
L’ultimo rapporto sugli Indicators, pubblicato da oltre 50 scienziati nella rivista Earth System Science Data, fornisce anche nuove informazioni sugli effetti della riduzione delle emissioni di zolfo prodotte dall’industria globale della navigazione. Riflettendo direttamente la luce solare nello spazio e contribuendo a formare nuvole con una maggiore capacità riflettente, lo zolfo ha un effetto di raffreddamento sul clima, ma le riduzioni in corso di queste emissioni hanno diminuito tale effetto. Anche se ciò è stato compensato l’anno scorso dalle emissioni di aerosol degli incendi canadesi, il report afferma che la tendenza a lungo termine indica comunque che la quantità di raffreddamento che possiamo aspettarci dalle emissioni di aerosol continua a diminuire.
 
Il commento
“Le emissioni umane di gas serra hanno continuato a riscaldare la superficie terrestre a un ritmo senza precedenti nell’ultimo decennio”, ha detto Pirani. “Sappiamo che con ogni incremento di riscaldamento aumentano la frequenza e l’intensità degli eventi estremi. Nel 2023 l’Europa ha sperimentato ondate di calore estreme, grandi incendi, inondazioni e siccità. Il riscaldamento climatico sta diventando sempre più complesso e difficile da gestire in tutta Europa”.
 
Leggi lo studio (Forster, P. M., Smith, C., Walsh, T., Lamb, W. F., Lamboll, R., Hall, B., Hauser, M., Ribes, A., Rosen, D., Gillett, N. P., Palmer, M. D., Rogelj, J., von Schuckmann, K., Trewin, B., Allen, M., Andrew, R., Betts, R. A., Borger, A., Boyer, T., Broersma, J. A., Buontempo, C., Burgess, S., Cagnazzo, C., Cheng, L., Friedlingstein, P., Gettelman, A., Gütschow, J., Ishii, M., Jenkins, S., Lan, X., Morice, C., Mühle, J., Kadow, C., Kennedy, J., Killick, R. E., Krummel, P. B., Minx, J. C., Myhre, G., Naik, V., Peters, G. P., Pirani, A., Pongratz, J., Schleussner, C.-F., Seneviratne, S. I., Szopa, S., Thorne, P., Kovilakam, M. V. M., Majamäki, E., Jalkanen, J.-P., van Marle, M., Hoesly, R. M., Rohde, R., Schumacher, D., van der Werf, G., Vose, R., Zickfeld, K., Zhang, X., Masson-Delmotte, V., and Zhai, P.: Indicators of Global Climate Change 2023: annual update of key indicators of the state of the climate system and human influence, Earth Syst. Sci. Data, 16, 2625–2658): https://essd.copernicus.org/articles...
Per saperne di più https://climate.leeds.ac.uk/news/rat...

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