Incertezze di Governo, i Cinque Stelle contro inceneritori e trivelle
È uno dei punti del documento programmatico che Luigi Di Maio aveva consegnato nei giorni scorsi a Giuseppe Conte. Il Wwf chiede un programma centrato sull’ambiente e più potere per il Ministero
Nell’incertezza che nei giorni scorsi riguardava il futuro del Governo, sicuramente "basta con inceneritori e trivelle, sì all’economia circolare e alla eco-innovazione". È uno dei punti del documento programmatico che Luigi Di Maio aveva consegnato giorni fa al presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte durante le consultazioni frenetiche: un documento datato 30 agosto in 20 punti (il doppio di quelli presentati al Quirinale) che per il resto ricalca sostanzialmente il documento di indirizzo programmatico congiunto Pd-M5S del 28 agosto. Compreso il passaggio sulle concessioni autostradali sulla cui revoca Di Maio è tornato a insistere e che invece è inserito con il termine "revisione". "Le nostre infrastrutture sono beni pubblici ed è per questo che va avviata la revisione delle concessioni autostradali", vi si legge.
Nel dettaglio, il documento chiede un cambio di paradigma sull’Ambiente: "Un’Italia 100% rinnovabile", con un Green New Deal nei prossimi decenni verso l’utilizzo di fonti rinnovabili; piano d'investimento pubblico con al centro la tutela dell’ambiente, i cambiamenti climatici e nascita di nuove imprese legate a questo settore; norme contro l’obsolescenza programmata, una legge su rifiuti zero e investimenti pubblici sulla mobilità sostenibile”.
La richiesta del Wwf - Il Wwf chiede che quello che il premier incaricato Giuseppe Conte ha chiamato Governo della "novità" imprima una svolta significativa, a cominciare dallo stesso assetto dell'esecutivo superando gli attuali limiti istituzionali del Ministero dell'Ambiente e dando vita ad un Ministero che si occupi della transizione ecologica e della sostenibilità, come è già avvenuto in Francia, mantenendo l'impegno assunto da tutte le maggiori forze politiche (compresi M5S e PD) durante la campagna elettorale per il rinnovo del Wwf del 2018, che hanno sottoscritto "Il Patto per l'Ecologia" promosso dal Wwf.
Il Wwf chiede di dare vita ad un Ministero più forte rinnovato che risponda con deleghe e strumenti adeguati alle sfide globali e alle domande sempre più puntuali in campo ambientale da parte dei/delle cittadini/e, delle imprese e del terzo settore. L'Italia, paese del G7, ha bisogno di un Ministero che punti alla conversione ecologica dell'economia, come scelta competitiva su scala globale ed europea per migliorare l'efficienza e l'innovazione del sistema e che assicuri il benessere dei cittadini e garantisca un futuro al nostro capitale naturale e ai beni comuni (materiali e immateriali).