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Industria verde. Perfino Norsk Hydro fa dietrofront e lascia idrogeno pulito e batterie

where Oslo (Norvegia) when Lun, 02/12/2024 who roberto

Per Norsk Hydro i materiali per batterie e l'idrogeno verde non saranno più aree di crescita strategiche e non verrà allocato ulteriore capitale, ha affermato l’azienda, che non prevede di tornare a investire in questi settori in futuro. L’annuncio, i dettagli e il collegamento con la crisi Northvolt
di Pepi Katona

Dopo i costruttori europei hydro.jpgdi automobili, molti dei quali hanno fatto marcia indietro sull’auto elettrica verso la quale investivano in modo potente, anche nel settore della metallurgia ci sono dubbi sulla transizione energetica. Il colosso norvegese dell’alluminio Norsk Hydro un paio di anni fa aveva annunciato investimenti in produzione di batterie o nell’idrogeno “verde”, cioè ottenuto tramite processi che non emettono anidride carbonica. Il mondo ambientalista aveva accolto con entusiasmo questo apripista che sembrava rompere il fronte dell’industria pesante. Ora Norsk Hydro ha annunciato una frenata brusca. I periodi di transizione hanno un procedere non lineare, con involuzioni e passi indietro, e la transizione energetica verso tecnologie a basso impatto ambientale non si sottrae a questo percorso faticoso e contraddittorio.
 
L’annuncio
Norsk Hydro non investirà più nelle sue attività di batterie e idrogeno verde e abbandonerà gradualmente queste attività nei prossimi anni. Norsk Hydro è solamente la più recente fra le aziende europee a ridurre le attività in fonti di energia pulita come l'idrogeno verde in un contesto economico difficile.
I materiali per batterie e l'idrogeno verde non saranno più aree di crescita strategiche e non verrà allocato ulteriore capitale, ha affermato l’azienda, e non prevede di tornare a investire in questi settori in futuro. L’amministratore delegato Eivind Kallevik ha detto che il gruppo intende invece concentrarsi su riciclo ed estrusione dell'alluminio.
 
La crisi Northvolt
L’annuncio di Norsk Hydro si collega con la crisi della svedese Northvolt, il produttore di batterie per autovetture un tempo acclamato come la migliore opportunità in Europa per diventare un campione nazionale di batterie per veicoli elettrici. Northvolt ha presentato istanza di protezione fallimentare ai sensi del Capitolo 11 degli Stati Uniti. Le due società, la norvegese Norsk Hydro e la svedese Northvolt, nel 2020 avevano costituito una joint venture nel settore delle batterie, la Hydrovolt, che produce e ricicla batterie per automobili. La Norsk Hydro ha detto che non abbandona Hydrovolt.
Invece il colosso norvegese ha ridotto la partecipazione in un’altra società, la Vianode, specializzata nella produzione di elettrodi.
 
Il mercato
Il settore dell'idrogeno, un elemento fondamentale nel passaggio dell'Unione Europea verso un'energia più pulita, ha lottato con sussidi limitati, timori di eccesso di offerta e crescente concorrenza da parte di importazioni extra-Ue più economiche, in particolare dalla Cina.
Anche i volumi di alluminio europei di Hydro sono diminuiti, colpiti dalla minore produzione di veicoli elettrici derivante dall'inaspettata cessazione dei sussidi da parte della Germania e dalle incombenti tariffe Ue sulle importazioni cinesi.
Va aggiunto che Hydro era esposta principalmente a marchi di auto più grandi e di lusso che utilizzano più alluminio per veicolo rispetto ai marchi più piccoli o di medie dimensioni.
 
Per saperne di più, il caso Vianod https://www.finyear.com/Vianode-inve... gli investimenti della Norsk Hydro in idrogeno verde https://www.bloomberg.com/news/artic... e in alluminio sostenibile https://www.bloomberg.com/news/artic... e il dietrofront che ferma gli investimenti: https://www.reuters.com/sustainabili...

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