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​Ispra, Milano e Monza sono le più inquinate dalle polveri, ma sulle strade diminuiscono gli incidenti

where Roma when Lun, 14/10/2013 who redazione

Il dato è emerso dalla presentazione del IX rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano, tra le più inquinate dal pm10 anche Torino e Brescia. Tra il 2006 e il 2011 il calo degli scontri è del 16%

Milano e Monza sono le città con maggiore concentrazione di polveri sottili che, nel corso del 2011, hanno superato la soglia per la protezione della salute umana. Il dato è emerso dalla presentazione del IX rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che si è svolta nei giorni scorsi a Roma. Nonostante in Italia si sia assistito a una diminuzione generale delle Pm10, il rapporto evidenzia che in tutte le 60 città prese in esame, ad eccezione di Livorno, le concentrazioni medie annue nel 2011 sono state superiori a 20 microgrammi per metro cubo, soglia consigliata dall’Oms per la salute.
In sei città del nord Italia i valori hanno invece superato la soglia prevista dalla normativa di 40microgrammi per metro cubo. Nel dettaglio, in particolare Milano e Monza hanno registrato 47 microgrammi per metro cubo, seguite da Torino con 44 microgrammi e Brescia con 43.
Consumi acqua - Per quanto riguarda l’acqua, in 10 anni (dal 2000 al 2011) il consumo domestico nelle 60 città prese in esame è diminuito del 14,5: la maggiore riduzione si è avuta a Monza con -48,4%, seguita da Parma con - 34,5% e Piacenza con - 31,1%.
Ha invece aumentato il consumo di acqua in casa Messina con +17,5%. Nel 2011 solo Reggio Calabria, Palermo e Messina hanno adottato misure di razionamento di erogazione dell’acqua.
Incidenti stradali - Altre buone notizie dalla viabilità: sono 85.331 gli incidenti stradali verificatesi nei 60 comuni monitorati, con una diminuzione del 16% (da 101.888) nel periodo 2006-2011. La diminuzione, mostra l’Ispra, è stata maggiore nei grandi comuni (14 città con popolazione che supera i 200.000 abitanti) che hanno registrato una flessione pari a -18% di incidenti. Nei grandi comuni si concentra il 65% degli incidenti registrati complessivamente nelle 60 città. Nel 2011 le città di Genova e Milano hanno registrato il valore più alto dell’indicatore (circa 16 incidenti ogni 1.000 autovetture circolanti), seguite da Bergamo e Rimini (15 incidenti ogni 1000 autovetture). Il valore più basso è registrato ad Aosta, con 2 incidenti ogni 1000 autovetture. Meno morti per incidenti stradali in cui sono coinvolti pedoni, ciclisti e motociclisti, che rappresentano i cosiddetti “utenti deboli della strada”. I decessi sono diminuiti del 26% nel periodo 2006-2011. Il dato sui soli pedoni feriti invece, nel periodo 2006-2011 è aumentato del 21%.
 

 

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