Smog – Sette città italiane già oltre i limiti 2013
L’analisi della Legambiente: Frosinone, Torino, Monza, Vercelli, Brescia, Milano e Verona hanno già sforato i 35 bonus annuali di pm10. È in viaggio il Treno Verde organizzato con le Ferrovie per sensibilizzare e raccogliere dati
Allarme inquinamento in sette città italiane – Frosinone, Torino, Monza, Vercelli, Brescia, Milano e Verona – che hanno già esaurito il limite di 35 superamenti annuali del tetto medio giornaliero di concentrazioni di pm10. Lo evidenzia Legambiente, aggiungendo che su 78 centri monitorati, 13 capoluoghi a fine febbraio hanno già superato trenta giorni di sforamento, praticamente oltrepassando il limite di legge un giorno sì e uno no.
I numeri sono stati illustrati in occasione della presentazione della 25esima edizione del Treno Verde, la campagna di Legambiente e Ferrovie dello stato, con la partecipazione del ministero dell’Ambiente, partita la scorsa settimana da Roma per un viaggio di oltre un mese da sud a nord. Obiettivo: monitorare, informare, sensibilizzare e promuovere le buone pratiche che privilegiano la mobilità pubblica e l’abbattimento delle polveri inquinanti.
L’auto privata resta il mezzo privilegiato dagli italiani per i loro spostamenti in ambito urbano: a ribadirlo è uno studio della stessa Legambiente su 53 capoluoghi italiani. Sono ben 45 le città dove i piccoli spostamenti vengono effettuati prevalentemente con il mezzo privato, preferito al trasporto pubblico, alla la bici e alla passeggiata. A Bolzano, Genova e Campobasso va l’oscar per la mobilità sostenibile che privilegia spostamenti a piedi o in bicicletta. Maglia nera invece a Bergamo, Sassari e Aosta.
Nonostante l’Europa dedichi il 2013 alla qualità dell’aria e nonostante il ricorso della Corte di giustizia europea per l’inadempienza dell’Italia rispetto ai livelli di pm10 nelle città, “nulla è cambiato e anche nel 2013 siamo già molto lontani dagli obiettivi previsti”, ha detto il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza. “Questo Treno Verde deve diventare un indice del gap della politica dei trasporti in Italia”, aggiunge l’ad di Ferrovie dello stato, Mauro Moretti, evidenziando che il nostro paese rischia “di non raggiungere gli obiettivi europei nel campo dei trasporti”. In particolare, ha spiegato Moretti, i temi forti “sono il trasporto merci su rotaia e i servizi ai pendolari, che possono essere migliorati con investimenti modesti e a ritorno immediato”.
Ma esistono due problemi, secondo l’amministratore delle ferrovie: i camion, che sono “un settore sregolato che non garantisce neanche i costi minimi di sicurezza”, e “i pochi investimenti delle grandi città nel trasporto pubblico”.
Qui tutte le tappe del Treno verde di Legambiente