L’Italia e il clima. Nel 2021 produrremo più gas serra. La ripresa spinge trasporti e industria
La ripresina di quest’anno spinge le emissioni del +4,8% rispetto al 2020, ma non è ancora stato raggiunto il livello del 2019 (-4.2%). Un nuovo dispositivo per calcolare gli inquinanti
La ripresina di quest’anno spinge le emissioni rispetto al crollo del 2020 e non è ancora stato raggiunto il livello del 2019. Il balzo stimato dall'Ispra (Istituto per la protezione e la ricerca ambientale che fa capo al ministero della Transizione ecologica-Mite) è del 4,8% rispetto al 2020, a fronte di un incremento del Pil pari al 6,1%; sul 2019 c'è stata invece una riduzione degli inquinanti del 4,2%. “Sulla base dei dati disponibili per il 2021, come conseguenza della ripresa delle attività economiche, ci si attende un incremento delle emissioni di gas serra a livello nazionale - spiega l’Ispra - : infatti nel 2021 le emissioni sul territorio nazionale sono aumentate del 4,8% rispetto al 2020 a fronte di un incremento del PIL pari al 6,1%; rispetto al 2019, mentre le emissioni di gas serra sono diminuite del 4,2%”.
Il metodo di calcolo
La stima tendenziale delle emissioni in atmosfera di gas serra si propone di verificare la dissociazione tra attività economica e pressione sull’ambiente naturale. Il disaccoppiamento si verifica quando il tasso di crescita della pressione ambientale (ad esempio, emissioni di gas serra) è inferiore a quello dell’attività economica (ad esempio, il Pil) che ne è all’origine. Nel complesso si può notare che è previsto un incremento delle emissioni di gas serra come conseguenza della ripresa della mobilità e delle attività economiche.
Chi emette di più e chi meno
Per alcuni settori si prevede un incremento delle emissioni, in particolare per l’industria (8,4%) e trasporti (11,1%). In decrescita la produzione di energia a causa della riduzione nell’uso del carbone (-1,5%). La produzione industriale è aumentata nel secondo trimestre del 2021 del 14,6 % in confronto allo stesso periodo del 2020. Per quanto riguarda i trasporti su strada i consumi di benzina, gasolio, e GPL sono aumentati rispettivamente del 14%, 12% e 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I consumi di gas per il riscaldamento domestico e commerciale sono aumentati del 6.5% nel secondo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. Per le emissioni dall’agricoltura e della gestione dei rifiuti, nel 2021 non sono previsti scostamenti rilevanti rispetto all’anno passato.
Arriva il modello per la qualità dell’aria
E arriva un nuovo strumento per misurare la qualità dell'aria: si chiama "Air Quality Models Gateway" ed è la piattaforma online di Enea (sviluppata assieme a Ispra, Istituto superiore di sanità, Consiglio nazionale delle ricerche con il supporto del Mite) che offre informazioni in tempo reale e con previsione fino a tre giorni sulle concentrazioni in Italia di inquinanti dannosi per la salute, come Pm10, Pm2.5, Ozono, biossido di azoto e biossido di zolfo, generati da mobilità, riscaldamento, industria, agricoltura, emissioni naturali e sabbie sahariane. Il modello assicura un’efficace attuazione della Direttiva Nec - National Emission Ceilings in materia di riduzione dell’emissioni nazionali di determinati inquinanti. “La piattaforma che abbiamo sviluppato rappresenta una novità in Italia. Per la prima volta tutti i cittadini potranno avere il quadro completo - passato, presente e futuro - della qualità dell’aria che respirano in tutto il Paese, mentre ricercatori e operatori di settore avranno a disposizione uno strumento efficace, aggiornato e di semplice consultazione per svolgere attività di ricerca, di pianificazione e controllo dell’inquinamento atmosferico”, spiegano Gaia Righini e Alberto Tofani, ricercatori Enea.
In dettaglio, nella sezione dati previsionali il portale Air Quality Models Gateway offre previsioni di qualità dell’aria a tre giorni, con la visualizzazione delle concentrazioni di inquinanti in termini di valori orari e medie giornaliere; questo permette di conoscere in anticipo le concentrazioni in atmosfera degli inquinanti monitorati, pericolosi per la salute. La sezione riprende l’impostazione della piattaforma web “European Air Quality”, sviluppata dal Copernicus Atmosphere Monitoring Service della Commissione europea.