Per la legge parchi si mobilitano anche il mondo della natura, della cultura e la società civile
Cento personalità fra esperti e docenti hanno aderito al documento delle 17 associazioni ambientaliste con cui viene chiesto al Governo e al Senato di cambiare il testo che modifica l'attuale legge quadro sulle aree protette
Si mobilitano il mondo della natura, della cultura e della società civile per chiedere modifiche alla proposta di legge sui parchi in discussione da domani nell'Aula del Senato. Oltre cento esperti e docenti hanno aderito al documento delle 17 associazioni ambientaliste con cui viene chiesto al Governo e al Senato di cambiare il testo che modifica l'attuale legge quadro sulle aree protette 394/91, un caposaldo della conservazione su cui ormai in moltissimi chiedono grande attenzione.
Il documento congiunto assume il senso di una richiesta impellente di modifiche e integrazioni al disegno di legge sui Parchi. L'appello fu lanciato qualche mese fa da Francesco Mezzatesta (già segretario generale Lipu) e Giorgio Boscagli (già direttore del parco regionale Sirente-Velino e del parco nazionale delle Foreste Casentinesi) che hanno coordinato un gruppo di 30 esperti di natura e gestione delle aree protette. Al gruppo ha immediatamente aderito Gianluigi Ceruti, primo firmatario e "padre" della legge quadro sulle aree protette.
Al "documento appello" del Gruppo dei 30 hanno poi anche aderito altre associazioni quali il Comitato per la Bellezza presieduto da Vittorio Emiliani, Appennino Ecosistema - di cui è Presidente Bruno Petriccione -, la Società Italiana Storia della Fauna presieduta da Corradino Guacci.
Al gruppo dei 30 esperti si sono aggiunte le firme pervenute dal mondo accademico, tra le quali quelle di Franco Pedrotti (Professore emerito dell'Università di Camerino e già Presidente della Società Botanica Italiana), Sandro Lovari (Professore Ordinario di Etologia dell'Università di Siena), Carlo Alberto Graziani (Ordinario di Diritto Privato Università di Macerata e già Presidente del Parco Nazionale di Monti Sibillini), Sandro Pignatti (Docente emerito Università di Roma "La Sapienza" e Accademico dei Lincei), Anna Marson (Professore Ordinario di Pianificazione del territorio Uni. IUAV - Venezia e già assessore Urbanistica Regione Toscana), Carlo Ferrari (Docente Gestione Aree Protette all'Università di Bologna), Luigi Piccioni (Docente di Storia Economica Università della Calabria), Giampiero di Plinio (Professore Ordinario di Diritto Pubblico, Direttore del Dottorato in Scienze Giuridiche, Università G. D'Annunzio), Gianfranco Pirone (già Ordinario di Botanica Sistematica Università di L'Aquila), Bernardino Ragni (Zoologo, Università degli Studi di Perugia, promotore della filosofia-progetto Wildlife Economy-Nuovo Paleolitico).
Tanti gli esperti nel Gruppo dei 30, molti dei quali protagonisti della fase del difficile avvio delle aree protette nel nostro Paese: Fabio Vallarola, (Direttore Area Marina Protetta Torre del Cerrano già Direttore del Parco Nazionale del Pollino), Giuseppe Rossi (già Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise; già Direttore di Federparchi), Nicola Cimini (già Direttore del Parco Nazionale della Majella), Franco Perco (Zoologo, cofondatore del WWF Trieste e Friuli Venezia Giulia, già Direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Massimo Pellegrini (Naturalista), Camilla Crisante (già Responsabile Ufficio Parchi Provincia di Pescara), Lauro Marchetti (Direttore Oasi di Ninfa - Fondazione Caetani), ma addirittura sostegno anche da esperti stranieri come Kinga Krause (Ecologa UNESCO e membro della Polish Academy of Sciences) e di Jean-Paul Theurillat (Ecologo Università di Ginevra).
Molte, nello stesso gruppo, anche le adesioni di esponenti del mondo della cultura e dell'impegno sociale a favore dei Parchi: Grazia Francescato (giornalista, Responsabile Rapporti Internazionali di Greenacord, già Presidente WWF-Italia), Mimi D'Aurora (Direttivo CGIL Abruzzo), Caterina Artese (Direttrice Orto Botanico Riserva Naturale Regionale Lago di Penne), Marco Pezzotta (Geologo), Renzo Moschini (Coordinatore del Gruppo San Rossore), Alfredo Mazzoni (Professore di Scienze).
Tra le adesioni successive di grande rilievo si segnalano Giorgio Nebbia (Docente emerito Univ. di Bari), Cesare De Seta (Docente di Architettura all'Università di Napoli), Bernardino Romano (Professore di Pianificazione Territoriale presso Università dell'Aquila), Giovanni Chiola (Docente Diritto Pubblico, Univ. Federico II Napoli), Folco Giusti (Ordinario di Zoologia all'Univ. di Siena), Cesare Lasen (già Presidente Parco Nazionale Dolomiti Bellunese), Domenico Nicoletti (Direttore Parco Naz. Gran Sasso Monti della Laga), Giorgio Salvatori (giornalista, Direttore Responsabile "Myrrha, il dono del Sud", già Rai Tg2), Guido Pollice (Presidente di Verdi Ambiente Società), Wolfgang Sachs (saggista, Wuppertal Institute), Melania Cavelli (architetto, esperta di urbanistica sostenibile).