Lester Brown a Milano: “Il cibo è il nuovo petrolio”
Dibattito al Castello sulla nuova geografia della scarsità di cibo. A breve il mondo dovrà apparecchiare nove miliardi di posti a tavola: un’impresa impossibile, per il fondatore del Worldwatch Institute
Il mondo sta uscendo dall’era dell’abbondanza per entrare nell’era della scarsità. “Soddisfare la richiesta da parte di una popolazione mondiale in crescita ogni anno di circa 80 milioni di individui è sempre più difficile. E se la contrazione dei consumi alimentari, spinta dalla crisi, è una novità per molti di noi, per molti altri non sono più possibili ulteriori sacrifici. Il cibo è l’anello debole della nostra società e rischia quindi di diventare un importante fattore di instabilità politica, come lo è stato il petrolio. Per evitare il collasso anche dal punto di vista ambientale è necessaria la mobilitazione della società nel suo complesso e nessuno può essere spettatore”. È questo il messaggio chiave delle “lezione” milanese di Lester Brown.
Il fondatore del Worldwatch Institute e dell’Earth policy institute, unanimemente considerato uno dei più autorevoli ambientalisti del mondo (www.earth-policy.org/about_epi/C32), è stato il protagonista del dibattito sulla nuova geografia della scarsità di cibo che si è svolto giovedì scorso al castello Sforzesco di Milano. Con l’esperto americano si sono confrontati Lucia De Cesaris, assessore all’Urbanistica del capoluogo lombardo, Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità e all’ambiente, Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia, e Lorenza Gallotti, direttore di e-gazette.
“Il cibo è il nuovo petrolio, la terra è il nuovo oro – ha detto Brown. – Il mondo potrebbe essere molto più vicino di quanto comunemente si creda a un’ingestibile carestia alimentare, con conseguenti prezzi in ascesa, rivolte per il pane e instabilità politica. Con il nuovo volume, il gruppo di ricerca dell’Earth policy institute vuole far prendere coscienza della portata della sfida che abbiamo di fronte e spingere all’azione”.
I dati supportano la tesi. Per esempio, ha ricordato l’ambientalista, il prezzo mondiale del grano è raddoppiato in un solo anno, tra il 2007 e il 2008 e in paesi come l’India, già oggi, il 28% delle famiglie ha alimenti per sfamarsi non oltre il terzo giorno della settimana. Gli agricoltori di tutto il mondo sono di fronte a molteplici sfide che vanno dall’impennata della richiesta di cibo al “climate change”, dalla carenza idrica al sovra pompaggio d’acqua per l’irrigazione di terreni via via più aridi, con i deserti che avanzano soprattutto nel nord della Cina e nell’Africa centrale. La risposta, per Brown, è un taglio drastico delle emissioni di CO2.
Lester Brown ha ricevuto 25 lauree honoris causa. È autore di libri tradotti in più di quaranta lingue. Tra i suoi ultimi volumi: “Piano B 4.0”, “Un mondo al bivio” e l’ultima opera, appena pubblicata, “Nove miliardi di posti a tavola” che sviscera proprio il tema della crisi del cibo.