Life+ in dettaglio: i vincitori italiani della sezione natura
Sono dieci progetti finanziati con 24,2 milioni. Tra i temi, la zootecnia, i predatori e il delta del Po
Ecco i vincitori italiani dei progetti europei Life+ per la sezione Natura (10 progetti - 24,2 milioni di euro)
SUN Life (Regione Umbria - Servizio Sistemi Naturalistici e Zootecnia) - Il progetto ha l'obiettivo di elaborare una strategia per la gestione efficace e sostenibile dell'intera rete dei siti di Natura 2000 in Umbria. Il progetto è finalizzato a conseguire e mantenere uno stato di conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie di tali siti grazie all'elaborazione di misure di conservazione mirate e al ripristino della connettività e funzionalità ecologiche.
Life AGREE (Provincia di Ferrara - Settore Ambiente ed Agricoltura) - Obiettivo del progetto è la conservazione a lungo termine degli habitat e delle specie di Natura 2000 in una zona lagunare costiera del delta nella Provincia di Ferrara grazie a una gestione integrata che valorizzi il dinamismo della laguna e i suoi continui depositi sedimentari.
Life PLUTO (Ente Gran Sasso e Monti della Laga) - Obiettivo principale del progetto è favorire la conservazione degli orsi bruni, dei lupi e dei rapaci spazzini in Italia, applicando misure su ampia scala per contrastare l'uso illegale di veleni. Elemento essenziale del progetto sarà l'impiego di squadre dotate di cani antiveleno su gran parte del territorio italiano.
Life RES MARIS (Amministrazione Provinciale di Cagliari - Settore Ambiente) - Il progetto, che riguarda la Provincia di Cagliari, mira a contrastare gli impatti negativi dell'introduzione di specie esotiche invasive negli habitat locali. Obiettivi generali del progetto sono la riduzione o l'eliminazione delle minacce che gravano sugli habitat a causa della presenza di piante invasive e il ripristino e recupero di aree sensibili.
Life MIRCO-lupo (Ente Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano) - Il progetto è finalizzato a migliorare le condizioni per la conservazione dei lupi, affrontando il problema delle minacce antropogeniche connesse con la presenza di cani randagi nel Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano.
SOSS DUNES Life (Comune di Sant'Anna Arresi) - Il progetto è incentrato sulla gestione e tutela delle dune della Sardegna sudoccidentale, un habitat soggetto a notevole pressione a causa del turismo di massa. Obiettivo principale del progetto è l'applicazione delle migliori pratiche e azioni dimostrative per proteggere gli habitat, in particolare le dune costiere coperte da una macchia di ginepro e la definizione di una strategia comune per garantirne la tutela a lungo termine.
RESTO CON Life (Parco Nazionale Arcipelago Toscano) - Il progetto si propone di migliorare la conservazione di diverse specie di uccelli marini e di altre specie di uccelli e habitat delle isole dell'Arcipelago Toscano. A tal fine si procederà al recupero degli habitat e all'eradicazione di specie animali e vegetali estranee per ripristinare in tali habitat le comunità insulari autoctone o migliorarne la resa riproduttiva.
Life WHALESAFE (Università degli Studi di Genova) - Il progetto punta a mettere a punto un sistema per l'eliminazione delle interferenze finalizzato a individuare e localizzare i capodogli, a identificare le minacce per gli stessi e a prevenire le collisioni e altri rischi grazie all'invio in tempo reale di messaggi di avvertimento alle navi presenti in zona. In cooperazione con la Guardia costiera locale verrà elaborato e concordato con le parti in causa un protocollo finalizzato a ridurre i rischi di perturbazioni e collisioni.
PAN Life (Regione Calabria - Settore Cooperazione e Internazionalizzazione) - L'obiettivo principale del progetto è l'elaborazione di un programma per la gestione a lungo termine della rete Natura 2000 in tutta la Calabria e per ripristinare in tale rete uno stato di conservazione soddisfacente e la coerenza a livello ecologico e funzionale.
Life BARBIE (Università degli Studi di Parma) - L'obiettivo principale del progetto è il mantenimento e il ripristino degli stock nativi di barbo canino (Barbus meridionalis) e barbo italico (Barbus plebejus) in 14 siti della rete Natura 2000 ubicati in Emilia-Romagna lungo un'ampia area geografica che va dagli Appennini alla Pianura Padana.