In Lombardia 9 milioni per evitare euromulte sul sistema idrico
L'annuncio durante gli Stati generali dell'ambiente a Pavia. Il risanamento dei Sin come la Fibronit di Broni. Forse sarà evitata una sanzione europea
"L'idea che ha ispirato questo percorso è proprio quella di venire in casa della gente, per parlare direttamente con tutti i rappresentanti dei cittadini, in questo caso di Pavia, e rilevare quali sono le criticità del territorio e, questa volta, per portare anche qualche buona notizia". Così l'assessore all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia durante il suo intervento a “Gli Stati Generali dell'Ambiente a Pavia” che si è svolto nella sede pavese della Regione Lombardia.
"A brevissimo - ha proseguito - passerà in Giunta e verrà successivamente sottoscritto il Protocollo richiesto dai territori della Lomellina, che prevede ulteriori ricerche sulla qualità dell'aria, che vanno ad aggiungersi ai controlli che già normalmente vengono fatti. Inoltre, daremo la conferma dello stanziamento di 9 milioni di euro per interventi sul sistema idrico integrato, che, specialmente nel Pavese, ha forti criticità".
L’assessore ha poi ricordato che Regione Lombardia ha approvato il Piano regionale degli interventi per la qualità dell'aria (Pria), che comprende 91 interventi e riconosce l'importanza di uno sviluppo sinergico e integrato delle politiche, mirate a risolvere il problema della qualità dell'aria in un territorio direttamente influenzato dalla specificità meteo-climatica e orografica del bacino padano, che nelle sue caratteristiche geomorfologiche, influisce in modo determinante sullo stato della qualità della nostra aria. "Tra le azioni conseguenti l'approvazione del Pria - ha poi sottolineato - la più importante è l'esenzione del bollo per chi, nel 2014, sostituisce un veicolo inquinante, operazione da 10 milioni di euro, in cui crediamo tutti, non tanto in termini economici, quanto di salute pubblica".
"Col protocollo d'intesa di imminente approvazione realizzeremo un monitoraggio approfondito della qualità dell'aria e delle diossine presenti nel territorio della Lomellina compreso tra i Comuni di Vigevano, Mortara, Olevano Lomellina e Parona".
Per quanto riguarda il capitolo inceneritori, l'assessore ha spiegato che "la posizione della Regione Lombardia sugli inceneritori è assolutamente chiara e ha trovato concretezza nella moratoria sugli inceneritori. Preso atto che negli anni scorsi i lombardi sono stati virtuosi, la moratoria stabilisce che quelli esistenti sono sufficienti a smaltire i nostri rifiuti, che non sono necessari nuovi impianti o ampliamenti di quelli esistenti".
"Il fatto che si discuta sugli inceneritori significa semplicemente che quelli tuttora esistenti vanno gestiti al meglio" ha puntualizzato.
"La Regione Lombardia - ha spiegato, rivolgendo un appello ai sindaci presenti in sala - sta facendo una strenua lotta, affinché non avvenga che il Governo centrale, poiché le altre regioni non fanno la raccolta differenziata e gli inceneritori sono quasi tutti in Lombardia e siamo a forte rischio di infrazioni da parte della Commissione europea, non mandi i rifiuti da noi".
Le attività di aggiornamento ed elaborazione del nuovo Programma regionale di bonifica delle aree inquinate hanno permesso di aggiornarci sullo stato dei procedimenti di bonifica in corso nella provincia di Pavia. Alla data del 31.12.2012 risultavano 74 siti bonificati, 37 siti contaminati, di cui 22 con interventi di bonifica già in corso e 9 siti arrivati alla fase di progettazione degli interventi. C'è poi il Sito di interesse nazionale di Broni - Ex Fibronit, per la cui messa in sicurezza e bonifica sono stati assegnati 5.422.727,00 di finanziamenti statali e 1.282.145 di finanziamenti regionali. Ora mancano all'appello altri 13 milioni, per completare i lotti successivi già progettati.
L'Accordo di programma quadro (Apq) “Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche” prevede lo stanziamento di 9.063.483 euro per gli interventi di collettamento e depurazione a Vigevano, Mortara, Arena Po, Bosnasco, Montù Beccaria, Rovescala e San Damiano al Colle, oltre che alla realizzazione di un canale scolamatore sempre a Mortara. Questi interventi si rendono necessari per l'inadeguatezza del sistema idrico integrato nel Pavese, per cui, oltre agli interventi emergenziali, è necessaria un'attenta pianificazione e programmazione. Ci sono già 4 agglomerati, o zone, in infrazione comunitaria che per fortuna non è ancora sfociata in sanzione.