Pastone ecologico. Ecoimbecilli sgonfiano le gomme, il piano verde di Roma, gestire i rifiuti radioattivi e altre notizie
Risanare il Keu in Toscana, sì al termovalorizzatore di Roma, no alle perforazioni nel mare pugliese
Sgonfiare le gomme per salvare il Pianeta
Nei giorni scorsi a Milano un gruppo di Suv-versivi, convinti di salvare il Pianeta e vendicarne i torti arrecatigli dall’umanità, ha sgonfiato gli pneumatici di decine di vetture parcheggiate. Il volantino messo sui parabrezza scrive che gli odiati Suv sono “un lusso non necessario, scomodo e illogico”. La Lega è intervenuta con una nota di protesta affermando che “diversi dei veicoli che hanno vandalizzato stamattina sono full hybrid e si ricaricano automaticamente senza nemmeno bisogno delle colonnine elettriche".
Roma studia il piano di adattamento ai cambiamenti climatici
Il clima che è già cambiato, come cambierà in futuro e gli effetti che ha sulle persone, sull’economia, sull’ambiente. E le soluzioni da mettere in pratica perché la città si doti di strumenti tempestivi ed efficaci. Roma si prepara per il piano di adattamento ai cambiamenti climatici, utilizzando anche la ricerca scientifica ad alta risoluzione del Cmcc. Nei giorni scorsi il sindaco Roberto Gualtieri ha illustrato il progetto insieme con Mario Nava, direttore generale per il sostegno alle riforme strutturali della Commissione Europea – intervenuto in collegamento video – e il sottosegretario all’Ambiente Claudio Barbaro. Il contrasto ai cambiamenti climatici è un obiettivo prioritario per Roma, una delle 100 città europee scelte dalla Commissione Europea come laboratorio per accelerare nella direzione della decarbonizzazione, con il programma “100 carbon neutral and smart cities by 2030”. Questo impegno è al centro delle priorità di intervento di Roma Capitale, dalla mobilità sostenibile all’efficienza energetica, dalla chiusura del ciclo dei rifiuti alla forestazione urbana, e in particolare in molti progetti finanziati dal Pnrr e nelle opere di preparazione al Giubileo. L’incontro ha posto l’attenzione sull’adattamento climatico – ossia sulle strategie per ridurre gli impatti di piogge sempre più intense e di periodi prolungati di ondate di calore e siccità – riunendo esperte ed esperti di diverse importanti realtà, a partire dalla Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici (ente di ricerca che supporta Roma Capitale nell’elaborazione del piano di adattamento e che ha partecipato all’evento con i contributi di Paola Mercogliano e Monia Santini) oltre a relatrici e relatori di Anbi, Acea, Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale, Crea, Ispra, Protezione Civile, Regione Lazio, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Diversi i temi affrontati, da una panoramica sugli scenari climatici per lʼItalia e il Mediterraneo a un focus specifico sui rischi e le strategie per l’adattamento di Roma, coordinato dal Direttore dell’Ufficio Clima di Roma Capitale Edoardo Zanchini.
Isin: “Criteri di sicurezza nucleare e radioprotezione per la gestione dei rifiuti radioattivi”
La Guida Tecnica stabilisce i criteri di sicurezza e di radioprotezione che devono essere rispettati, secondo un approccio graduato, per una corretta e sicura gestione dei rifiuti radioattivi, tenendo conto della natura e del rischio radiologico associato a ciascuna tipologia di rifiuto e definisce i requisiti minimi dei manufatti di rifiuti radioattivi ai fini della loro gestione negli impianti di stoccaggio nei siti di produzione, nonché la loro futura conferibilità all’impianto di smaltimento di superficie o al deposito di stoccaggio temporaneo di lunga durata del Deposito Nazionale.
L’Ispettorato, quale Autorità di regolamentazione competente nel campo della sicurezza nucleare e della radioprotezione, ha redatto la Guida Tecnica sulla base dei più aggiornati standard internazionali in materia, recependo in particolare le raccomandazioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica delle Nazioni Unite (AIEA) sul trattamento e condizionamento dei rifiuti radioattivi e sullo smaltimento.
La Guida tecnica n. 33 dell’ISIN è disponibile al link:
https://www.isinucleare.it/sites/def...
Alessio D'Amato: il termovalorizzatore al più presto, prima del Giubileo
"Il termovalorizzatore va fatto e va fatto nei tempi più rapidi possibili". Così Alessio D'Amato, ospite di Adnkronos Live con gli altri due candidati alla presidenza della Regione Lazio, Francesco Rocca e Donatella Bianchi. "Bisogna aiutare il sindaco Gualtieri, nella sua figura di commissario, a chiudere il ciclo dei rifiuti a Roma dopo una stagione troppo lunga caratterizzata da discariche e rifiuti portati in termovalorizzatori in altre città italiane ed europee. Si tratta di un'opera decisa con procedure straordinarie da parte dello Stato come è stato per il ponte Morandi a Genova". "Roma va aiutata, occorre dare maggiore decoro a questa città che ospita oltre 20 milioni turisti l'anno. Il termovalorizzatore va fatto e va fatto nei tempi più rapidi possibili. Ci sono appuntamenti importanti che attendono la Capitale a partire dal prossimo Giubileo".
L’assessore all’Ambiente della Regione Puglia chiede un patto per “difendere il nostro mare”
"Un patto per difendere il nostro mare dalle attività estrattive delle trivelle. Con questo obiettivo ho convocato un primo incontro con gli amministratori delle comunità pugliesi della provincia di Lecce e Brindisi congiuntamente a rappresentanti del mondo scientifico, al fine di creare un fronte comune in difesa del territorio e fornire delle informazioni chiare sui danni che queste attività estrattive provocheranno alla Puglia". Così l'assessore all'Ambiente della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio, in una nota.
L’inquinamento da Keu in Toscana
Avanti con le bonifiche, massimo impegno nei monitoraggi e rapidità nei tempi di esecuzione. Così si sta muovendo la Regione Toscana riguardo il tema delle bonifiche dei siti in cui sono stati utilizzati materiali riciclati contenenti Keu (residuo di produzione derivante dal trattamento dei fanghi prodotti dagli scarti della concia delle pelli, ndr). In questo caso si sta parlando dei tre siti di competenza regionale (Sr429 e i 2 siti Le Rose a Bucine e Pontedera). Il punto è stato fatto dal presidente della Regione Eugenio Giani insieme all’assessora all’ambiente Monia Monni e al direttore di Arpat Pietro Rubellini. Sul sito di Pontedera le prime operazioni di rimozione dei rifiuti partono nella giornata di giovedì 26 gennaio, mentre sul sito di Bucine la Regione sta effettuando uno screening, o meglio un triage per individuare le priorità su cui intervenire nell’immediato e procedere poi con gli approfondimenti necessari.