Rifiuti. Patto segreto dei 5 Stelle per portare in discarica la spazzatura di Roma? Il “j’accuse” della Lega Nord
Un senatore lombardo accusa: chiarire subito il patto segreto, Vignaroli deve dimettersi dalla commissione parlamentare Ecomafie
Secondo quanto scrive, in modo assai circostanziato, un quotidiano di Roma, prima dell’elezione di Virginia Raggi all’incarico di sindaco si sarebbe tenuto un incontro fra rappresentanti di spicco del Movimento Cinquestelle (il parlamentare Stefano Vignaroli, l’attuale assessora all’Ambiente Paola Muraro e altri) con il presidente dell’azienda di nettezza urbana Ama e con il Colari, l’azienda privata del contestatissimo avvocato Manlio Cerroni che gestisce la contestatissima discarica di Malagrotta. Obiettivo dell’incontro, fare in modo che, appena eletta, magicamente Raggi facesse sparire i rifiuti dalle strade romane nel modo più semplice ed efficace: tombarli in discarica.
Sarà vero? Ne pare convinto un senatore della Lega Nord, Paolo Arrigoni, membro della commissione parlamentare Ecomafie che è presieduta da Alessandro Bratti (Pd) ma il cui vicepresidente è proprio Vignaroli: “Virginia Raggi, Stefano Vignaroli e Paola Muraro avrebbero stretto un patto segreto con il Colari di Manlio Cerroni per portare 200 tonnellate di rifiuti a Malagrotta per scongiurare l’emergenza che ancora una volta è a un passo dal travolgere la città.
Un accordo che, secondo fonti di stampa, è stato siglato in uno studio privato, e che risalirebbe allo scorso 30 giugno, quando ancora la giunta Raggi non si era insediata. Abbiamo scritto ai presidenti Grasso e Boldrini affinché ritirino la nomina di Stefano Vignaroli parlamentare 5 stelle da vicepresidente della commissione ecomafie. Tra i siti monitorati dalla commissione c'è proprio Malagrotta, questo è un fatto gravissimo, un vero e proprio conflitto di interessi che pesa moltissimo sulla trasparenza sia dell'amministrazione capitolina che della correttezza di Vignaroli. Perché Vignaroli sceglie per il Comune? A che titolo convoca Ama e un'impresa al centro dell'inchiesta della regione Lazio che sta conducendo proprio la commissione ecomafie in uno studio privato e non in comune? Perché decide Vignaroli a chi affidare un incarico? Ci aspettiamo le immediate dimissioni di Vignaroli da vicepresidente dalla commissione bicamerale ecomafie, dimissioni corredate dalle risposte alle nostre domande".