Roma senza impianti manda la spazzatura nella Puglia riciclona. Un bando Ama
Grazie alla raccolta differenziata, la Puglia ha spazio per ricevere i rifiuti da Roma per un mese. Lanciata una ricerca di impianti
Grazie alla raccolta differenziata, in Puglia si sono liberati impianti di smaltimento dei rifiuti, e come premio della loro efficienza riceveranno la spazzatura che Roma, senza impianti, non riesce a trattare. Nel frattempo la società della nettezza urbana di Roma, Ama, ha lanciato un bando per dotarsi di un sistema impiantistico.
La Regione Puglia ha dato il via libera al trasferimento dei rifiuti indifferenziati della città di Roma, per un quantitativo di 150 tonnellate al giorno, pari alla metà di quello richiesto dalla Regione Lazio, e per soli 30 giorni. La decisione è stata formalizzata con un atto di Giunta adottato sulla base di un'istruttoria tecnica, con la quale è stata verificata la fattibilità e la disponibilità da parte degli impianti di trattamento pugliesi di poter ricevere tale quantitativo.
"Tale disponibilità - è detto in una nota della Giunta regionale - deriva dal fatto che è aumentata sensibilmente la percentuale di raccolta differenziata in Puglia, che è passata negli ultimi due anni e mezzo dal 32% al 48%. Un risultato possibile grazie alle politiche pubbliche in materia di rifiuti intraprese dalla Regione Puglia e alla proficua collaborazione con i sindaci". A garantire la compatibilità dell'operazione "c'è la disponibilità degli impianti di trattamento, che dovranno ricevere i rifiuti di avere spazi liberi e disponibili alla ricezione".
Intanto l’Ama ha messo in piedi una maxi gara da circa 188 milioni di euro per mettere in sicurezza la città di Roma e individuare "soggetti che possano sopperire alla carenza" impiantistica aziendale. Lo ha annunciato il direttore operativo dell'Ama Massimo Bagatti nel corso della commissione ambiente. Obiettivo è "consentire di allocare questi materiali a seconda delle nostre necessità. Nella fase transitoria dovremo trovare soluzioni che la legge ci consente anche fuori dalla Regione Lazio: nel caso dei rifiuti indifferenziati, attraverso accordi interregionali, nel caso di scarti e rifiuti speciali con trattativa nelle more della gara", ha spiegato. Dopo un'analoga gara andata deserta, il direttore operativo ha affermato: "Confidiamo che questa sia più appetibile" in quanto riguarda "tutto ciò che non possiamo trattare noi". Nella gara, ha aggiunto, rientreranno anche i quantitativi di rifiuti ora trattati nei Tmb del Colari ha risposto.