Smog. L’associazione Codici: basta con i blocchi inutili del traffico
A Roma “basta con inutili palliativi: sincronizzare i semafori creando l'onda verde e digitalizzare il controllo del traffico”
L’associazione di consumatori Codici protesta contro i vincoli al traffico decisi dal Comune di Roma: “Si rende necessario e non più prorogabile un piano per il traffico degno di questo nome. Deve essere fatta una pianificazione organica e di lungo periodo, con auto che scorrano e sostino il meno possibile, attraverso la sincronizzazione dei semafor i in modo tale da creare la cosiddetta onda verde. Si veda inoltre di digitalizzare il controllo del traffico, in tutta Europa i semafori sono dotati di sensori e così non c'è modo di far sostare inutilmente gli autoveicoli”.
Secondo l’associazione bisogna smettere “con slogan demagogici e senza senso degli ambientalisti sul fatto che le macchine debbano andare piano, non possono esserci tre semafori ogni cinquecento metri: velocizziamo e snelliamo il traffico! Roma è tra le peggiori città italiane, quasi la peggiore, ben 93°su 95 anche per il biossido di azoto, con una media di 49 microgrammi per metro cubo al giorno nel 2015 a fronte di un limite massimo per legge di 40 microgrammi per metro cubo in media giornaliera, parametro questo direttamente e univocamente riconducibile al traffico di autovetture. Inoltre, a Roma ci sono più di 71 auto ogni 100 romani, con un servizio come quello della Capitale di mezzi pubblici, appare scontato che i romani non siano incentivati a lasciare la macchina a casa”.
La sostenibilità di una città passa soprattutto dal suo piano del traffico: è possibile che Roma - si chiede l’associazione - non riesca ad arginare un fenomeno che va a discapito della salute pubblica dei propri cittadini? “Tutti i provvedimenti adottati dal Comune sono degli inutili palliativi, ben vengano quindi proposte di immediata applicazione ed incisive, tra cui la nostra proposta di sincronizzazione dei semafori e digitalizzazione del controllo del traffico, affinché si crei l'onda verde che consenta ai romani di scorrere e non sostare inutilmente con il motore acceso inquinando la città”.