Sostenibilità: la Svezia al top, Italia solo ventesima
Lo rileva la Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem) che nel 2009 ha sviluppato l'Indice di Sostenibilità Feem (Feem Si), l'unico indice aggregato che consente di analizzare l'effetto di politiche sociali, economiche e ambientali sulla sostenibilità futura dei vari paesi nel mondo
È la Svezia la prima della classe nella classifica mondiale della sostenibilità 2013. L 'Italia, invece, si piazza al ventesimo posto. Lo rileva la Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem) che nel 2009 ha sviluppato l'Indice di Sostenibilità Feem (Feem Si), l'unico indice aggregato che consente di analizzare l'effetto di politiche sociali, economiche e ambientali sulla sostenibilità futura dei vari paesi nel mondo. Il Feem Si permette di confrontare la sostenibilità non solo tra paesi ma anche nel tempo.
La nuova classifica della sostenibilità Feem 2013 verrà presentata a Milano il 12 novembre 2013, nell'ambito di una conferenza internazionale sulle metodologie e gli indicatori per la misurazione dello sviluppo sostenibile e della crescita verde. Aspettando la classifica completa, la Feem anticipa che dai dati aggiornati al 2013, su un totale di oltre 200 paesi organizzati in 40 paesi/macro regioni, la Svezia risulta al primo posto, seguita da Norvegia e Svizzera.
I paesi del Nord e Centro Europa sono in generale i più virtuosi, mentre l'Italia si trova al ventesimo posto della classifica, superando in Europa solo Polonia, Spagna, Portogallo e Grecia. Quest'ultima, a causa della forte recessione economica, si piazza addirittura dietro la Cina, protagonista negli ultimi anni di una forte crescita economica ma di un altrettanto crescente deterioramento dell'ambiente naturale.
In linea generale, i paesi più sostenibili hanno un Pil procapite maggiore, ma con alcune notevoli eccezioni. Prima fra tutte gli Stati Uniti, che si piazzano solo al ventisettesimo posto a causa del loro importante consumo energetico. Per quanto riguarda l'Italia, il risultato non brillante del nostro paese è dovuto soprattutto alla scarsa performance delle componenti economiche e sociali, largamente al di sotto della media europea, mentre la perfomance ambientale è in linea con il resto d'Europa.