Ecologia

Il sospetto che all’origine ci sia nelle vicinanze una vecchia discarica di rifiuti chimici. Presenza di fenoli nell’acqua

È in corso un disastro ambientale in Siberia, nella regione del Kamciatka. Sulla spiaggia pacifica di Avacinski e altre baie vicine a Petropavlovsk gli animali marini muoiono a migliaia. La causa è ancora oscura, e forse di origine umana, come l’ipotesi di lavorazioni petrolifere (ipotesi esclusa da Wwf e Greenpeace) o il sospetto che ci sia nelle vicinanze una vecchia discarica di rifiuti chimici.

È stata avviata un’inchiesta penale secondo gli articoli 247 e 252 del Codice penale della Federazione della Russia (violazione delle regole di circolazione di sostanze e di rifiuti per l’ambiente e inquinamento dell’ambiente). L’agenzia Ria Novosti scrive che “secondo l’inchiesta, dei componenti oleosi, tra i quali il fenolo,  sono stati scoperti nel golfo di Avacinski, vicino alla spiaggia di Chalaktyrski e alle baie di Babia, Bolsciaia Lagernaia e Malaia Lagernaia – entro i confini di Petropavlovsk-Kamciatski e del distretto municipale Elizovski del territorio della Kamciatka – tra il primo settembre e il 3 ottobre”.

Il colore dell’Oceano Pacifico è cambiato, innumerevoli animali marini sono morti e due surfisti hanno subito bruciature chimiche agli occhi, 11 persone sono dovute ricorrere a cure mediche dopo essere entrate in contatto con l’acqua inquinata. Le prime analisi dei campioni di acque costiere indicano la presenza nell’acqua marina di un inquinante con una consistenza simile all’olio industriale o a un’altra sostanza contenente dei componenti comprendenti del petrolio.
Secondo il dipartimento di idrometeorologia e tutela ambientale della Kamciatka, risulta che l’inquinamento si è prodotto in uno strato inferiore dell’acqua marina  ed è per questo che i risultati dei campioni d’acqua prelevati in superficie non mostrano altissimi livelli di petrolio e fenolo.