A tutto smog. Nuovo allarme rosso a Pechino: targhe alterne e divieti
La visibilità in molte aree è ridotta a meno di un chilometro e la densità del pm2,5 potrebbe superare i 500 microgrammi per metro cubo di aria, venti volte oltre la soglia
Una nuova ondata di smog dovrebbe colpire la capitale cinese e più in generale il nord della Cina, secondo i meteorologi, in questi giorni. Per la seconda volta in assoluto - e nel giro di pochi giorni - Pechino ha emesso il grado di allerta più elevato per l'inquinamento atmosferico: lo smog dei prossimi giorni, riferisce l'agenzia Xinhua, potrebbe essere il peggiore di quest'anno in molte zone settentrionali del Paese.
L'allarme rosso prevede limitazioni all'uso delle auto, ricorrendo alla circolazione a targhe alterne, e il divieto di sparare fuochi d'artificio e di cuocere cibi all'aperto. L'ufficio municipale incaricato dell'ambiente ha ordinato la chiusura delle fabbriche e le targhe alterne per i veicoli privati, tra le altre misure, per limitare questo nuovo episodio d'inquinamento atmosferico.
La visibilità in molte aree è ridotta a meno di un chilometro e la densità del pm2.5 potrebbe superare i 500 microgrammi per metro cubo di aria, un valore venti volte superiore alla soglia di sicurezza fissata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che è di 25 microgrammi per metro cubo.
Le autorità raccomandano di non uscire di casa, soprattutto ai cittadini più sensibili all'inquinamento atmosferico, e si attende una sospensione delle attività delle scuole dell'infanzia, elementari e medie per non esporre i più piccoli allo smog, anche se non è stato imposto un ordine specifico di chiusura degli istituti.
Nei primi giorni del mese, i valori delle polveri sottili avevano, nei casi peggiori, superato quota 650 microgrammi per metro cubo di aria, oltre venti volte il limite di sicurezza dell'Oms.