Vacanze verdi: l’Italia scopre le case sostenibili e l’enoturismo
Per le ferie il 23% delle famiglie vuole il giardino e la possibilità di portare con sé cani e gatti. E il “turismo del vino” vale 1,2 miliardi di euro
Sempre più famiglie italiane hanno scelto case green per le vacanze. Ed è boom per l’enoturismo, una scelta ecologica e di gusto che vale un business da 1,2 miliardi di euro nell’ultimo anno. Sono questi i nuovi trend delle ferie e del tempo libero nel 2012 secondo i dati elaborati dal sito Immobiliare.it e dalla Coldiretti.
Crescono dunque le richieste da parte dei vacanzieri di case verdi, preferite soprattutto dai nuclei famigliari. Nello specifico le famiglie rappresentano poco più del 50% della domanda per case vacanza e, di questo 50%, il 23% esplicita nella richiesta caratteristiche dell’immobile che vanno proprio nella direzione della sostenibilità. Lo dicono i numeri elaborati per l’agenzia Adnkronos da Immobiliare.it attraverso il proprio sito Casevacanza.it.
Tra le condizioni irrinunciabili per questa categoria di vacanzieri troviamo il giardino e la possibilità di portare con sé gli amici a quattro zampe. La famiglia che cerca una casa vacanza green ha come scopo principale quello di allontanare i figli dalla realtà metropolitana in cui vivono. Si orienta a vacanze mediamente lunghe – dalle tre alle quattro settimane – e predilige destinazioni tranquille.
Sono poi sempre più rilevanti i numeri dell’enoturismo. È un vero successo estivo quello degli acquisti di vino direttamente in cantina, che hanno raggiunto il valore di 1,2 miliardi di euro nell’ultimo anno, secondo l’analisi della Coldiretti presentata in occasione della edizione 2012 di “Calici di stelle”, l’appuntamento con l’enoturismo in Italia per scoprire il mondo e la cultura del vino direttamente nei suoi territori di produzione, organizzato dal Movimento turismo del vino, Mtv. Secondo un sondaggio on line, sette italiani su dieci hanno acquistato vino direttamente dal produttore: il 33% degli italiani nei mercati degli agricoltori, il 27% nelle aziende agricole o in cantina, il 6% in un punto vendita gestito direttamente dal produttore (negozio, bottega, sagra, eccetera) e il 4% in un sito internet.
Ma in generale la crisi economica e il minore potere d’acquisto delle famiglie si sono fatti sentire anche sul mercato delle vacanze. Dai primi bilanci sulla stagione turistica si conferma pessimo l’andamento dell’estate 2012. Secondo Federconsumatori, che chiede al più presto un pacchetto di rilancio del turismo, solo il 34% degli italiani è partito per una vacanza di almeno una settimana, mentre circa il 36% ha optato per il mordi e fuggi, magari cercando ospitalità presso amici e parenti.
Per chi non è ancora partito, ecco il decalogo delle vacanze sostenibili suggerito da Greenpeace:
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