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Verso l’Europa. Quelli del clima misurano i candidati. Meglio Verdi, Cinquestelle e Pd

where Milano when Lun, 03/06/2024 who roberto

Italian Climate Network e Climalteranti hanno dato i voti degli impegni all’azione per il clima nei programmi elettorali dei partiti italiani che si presenteranno alle prossime elezioni politiche europee dell’8 e 9 giugno

In testa i Verdi, seguono i Cinquestellefoto-europee570.jpeg e il Pd. Arriva l’Indice di Impegno Climatico per le elezioni politiche europee promosso da Italian Climate Network con la collaborazione del blog Climalteranti, coordinato dall’ingegnere Stefano Caserini docente al Politecnico di Milano, i quali hanno redatto una valutazione degli impegni all’azione per il clima nei programmi elettorali dei partiti italiani che si presenteranno alle prossime elezioni politiche europee che si terranno l’8 e 9 giugno.

Il metodo
Come già realizzato nel 2022 in occasione delle elezioni politiche in Italia, è stato replicato il metodo: 20 persone hanno definito dieci criteri di valutazione degli impegni e hanno fatto una loro valutazione dettagliata dei programmi pubblicati ufficialmente sui rispettivi siti dei 12 partiti ammessi alle elezioni. Non è stato possibile valutare i programmi non pubblicati entro la data del 17 maggio 2024. È il caso del Partito Animalista Italexit che nei risultati è segnalato come “non pervenuto”. Una modifica rispetto alla precedente edizione è che i programmi sono stati valutati in forma anonima. I programmi sono stati epurati da ogni logo e segno di riconoscimento riconducibile al partito, anche a livello di testo (ad esempio l’affiliazione a una famiglia politica europea). Anche per il fatto che in generale molti programmi sono più scarni rispetto alle elezioni politiche italiane, la situazione è risultata molto polarizzata, tra chi prende veramente sul serio la questione del riscaldamento climatico e chi invece punta a delegittimare la recente politica climatica Europea.
 
Serio o strumentale
I dieci criteri forniti ai valutatori aiutano a distinguere chi è impegnato seriamente sul riscaldamento climatico da chi non lo prende sul serio o lo usa in maniera strumentale. Il primo è la centralità, ovvero se il riscaldamento climatico è presente in modo prioritario anche nelle parti iniziali e principali del programma o invece si presenta in modo sporadico o in una posizione del tutto marginale.
Poi la settorialità, cioè quanto il tema del riscaldamento climatico è interconnesso alle parti che si occupano dello sviluppo socio-economico o industriale.
Il terzo criterio è l’ambizione: quanto nel programma sono citati e sostenuti obiettivi di riduzione delle emissioni, almeno in linea con la Comunicazione della Commissione europea del febbraio 2024 che ha indicato come obiettivo ottimale al 2040 la riduzione delle emissioni di gas climalteranti di almeno il 90-95% (rispetto al 1990), oltre all’obiettivo di neutralità climatica al 2050.
Poi fuoriuscita dai fossili; investimenti pubblici per accelerare la mitigazione del riscaldamento climatico; uno sguardo sul quadro internazionale; equità e disuguaglianza; distrazioni; presenza di tesi volte a rallentare l’azione contro il riscaldamento climatico.
 
Il risultato e i punti
Questa una sintesi dei risultati della valutazione media. Alleanza Verdi Sinistra con 9 punti, Movimento 5 Stelle con 8,6 punti e Partito Democratico con 8,3 risultano le forze politiche complessivamente con il più alto indice di impegno climatico. Risultano, invece, agli ultimi posti Forza Italia, Lega e Libertà con un punteggio di 2, il più basso di tutti.
Il tema del riscaldamento climatico è presente in modo centrale e strategico per Alleanza Verdi Sinistra (9), Movimento 5 Stelle (8,2) e Partito Democratico (7,9). A metà classifica troviamo Alternativa Popolare Ppe (6). Agli ultimi posti Lega (1,9) e Libertà (0,6).
Il tema della fuoriuscita dai fossili vede ancora al primo posto l’Alleanza Verdi Sinistra (9,1) e Movimento 5 Stelle (8,6). In generale veramente molto bassi i punteggi delle forze politiche di destra e centro-destra attualmente al Governo: Fratelli d’Italia (2), Forza Italia (2) e Lega (1,3).
Rispetto alla scorsa edizione dell’Indice, in cui nei programmi delle forze politiche spiccava una generale assenza di posizioni critiche, si assiste ora a una seppur lieve inversione di tendenza. Escluse le tre forze politiche con più alto indice di impegno climatico, in generale si tende a enfatizzare i pericoli e i costi della transizione energetica e dichiarare, in numerosi programmi, che è ormai tardi per affrontare il riscaldamento climatico.
Importante sottolineare che il voto “6” non indica la sufficienza. Per poter raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi (limitare il riscaldamento globale ben al di sotto di 2°C, e fare uno sforzo per fermarsi a 1,5°C) è necessario il massimo dell’ambizione e dell’impegno, quindi, non essere lontani dal massimo voto attribuibile, cioè 10.
 
L’analisi dei programmi: https://www.italiaclima.org/indice-d... climatico-elezioni-europee-2024/

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