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Analisi Cmcc. Così aumenterà la climatizzazione ma non sarà per tutti

where Lecce when Ven, 20/09/2024 who roberto

La percentuale di famiglie con il climatizzatore potrebbe crescere dal 27% al 48% entro metà secolo, a seconda degli scenari. Ma i poveri non se la potranno permettere. Lo conferma il nuovo studio del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici

Con il possibile aumento delle 240916airconditioningfalchettacopia2.jpgtemperature, la percentuale di famiglie con l’aria condizionata in casa potrebbe crescere dal 27% al 48%, a seconda degli scenari climatici e socioeconomici. Una situazione che potrebbe raddoppiare i consumi di elettricità e portare a un incremento di anidride carbonica equivalente emessa da 590 a 1.365 milioni di tonnellate. Tuttavia, ciò non significa che l’accesso al condizionatore sarà uguale per tutti. Un nuovo studio condotto da ricercatori del Cmcc (Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici) analizza la futura adozione globale dell’aria condizionata e l’uso dell’energia entro il 2050, nonché le disuguaglianze che ne deriveranno.
 
I consumi elettrici raddoppieranno
«Valutare le proiezioni sull’adozione e l’utilizzo del raffreddamento, e le loro disuguaglianze, ha importanti implicazioni politiche per la pianificazione energetica globale, regionale e nazionale, nonché per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni», ha affermato Giacomo Falchetta, ricercatore del Cmcc e primo autore dello studio intitolato “Inequalities in global residential cooling energy use to 2050”. L’analisi stima che la percentuale di famiglie che possiedono il climatizzatore potrebbe crescere dal 27% a una quota compresa tra il 33% e il 48% entro metà secolo, con un possibile raddoppio dei consumi energetici. Inoltre, lo studio rivela le tendenze attuali e future nel campo del raffreddamento, fornendo informazioni per lo sviluppo di soluzioni eque attraverso misure come i sussidi pubblici, le donazioni internazionali, la pianificazione urbana ed edilizia, e il raffreddamento passivo. Non solo. Lo studio indica che, sebbene ci sarà una forte crescita nell’adozione e nell’utilizzo globale del raffrescamento per far fronte al calore, su scala locale, e in assenza di politiche dedicate, la crescita futura della proprietà e dell’uso dell’aria condizionata sarà distribuita in modo altamente disuguale tra le regioni e i gruppi di reddito.
 
25 Paesi analizzati
«Ci sono sempre più prove che indicano che l’accesso al raffreddamento è una questione sistemica e multidimensionale che si collega ai dibattiti sulla giustizia dell’adattamento ai riscaldamenti climatici», ha aggiunto Enrica De Cian, coautrice dello studio, professoressa all’Università Cà Foscari di Venezia e ricercatrice del Cmcc. Lo studio si basa su un database di microdati a livello di nucleo familiare che copre più di 500 unità amministrative in 25 paesi, rappresenta il 62% della popolazione mondiale e il 73% del consumo globale di elettricità. Un quadro completo delle potenziali disuguaglianze nell’espansione futura dell’uso dei climatizzatori, e anche degli impatti che avrà sulla povertà energetica derivanti dall’aumento dell’uso di elettricità, è un’area che richiede approfondimenti, hanno concluso i ricercatori.
 
Leggi il paper del Cmcc sull’adozione dei condizionatori nel mondo!
https://www.nature.com/articles/s414...

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