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Benedetta efficienza! Fatta l’analisi energetica per 34 strutture ecclesiastiche. Ora i lavori

where Roma when Ven, 21/02/2025 who roberto

Presentati a Roma i risultati del progetto Energie per la casa comune. L’attività, che mira a promuovere l’efficientamento energetico in oratori, scuole e residenze cattoliche, è ispirata all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco

Promuovere una cultura della presentazioneprogettoenergieperlacasacomune18febbraio2025-2.jpgsostenibilità energetica nelle strutture ecclesiastiche: questo l’obiettivo di Energie per la casa comune, il progetto ispirato all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, i cui risultati sono stati presentati questa settimana nella Capitale. L’iniziativa ha coinvolto dieci diocesi italiane nell’ambito della campagna nazionale Italia in classe A, promossa dal ministero dell’Ambiente e attuata dall’Enea, con il supporto della Rete nazionale delle agenzie energetiche locali (Renael) e la collaborazione della Conferenza episcopale italiana (Cei).
 
Dall’isolamento termico al miglioramento dell’illuminazione
L’iniziativa ha portato all’analisi energetica di 34 edifici tra scuole, oratori, piscine, centri congressi, laboratori e strutture residenziali, per un totale di 67.100 metri quadrati. Dai rilievi è emerso che il 79% di queste strutture utilizza caldaie a gas naturale, con un consumo annuo di 4.100 MWh, equivalente a quello di circa 1.520 famiglie. Gli interventi prioritari individuati riguardano l’isolamento termico (71%), la sostituzione dei generatori di calore (47%), il miglioramento dell’illuminazione (56%), l’installazione di impianti solari termici (24%) e fotovoltaici (74%).
 
Pichetto: “Un modello replicabile”
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, il presidente di Renael, Piergabriele Andreoli, l’economo della Cei, don Claudio Francesconi, e il direttore generale dell’Enea Giorgio Graditi.
“Questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni per il bene comune”, ha affermato il ministro Pichetto. “Nella ricerca di equilibrio tra etica e tecnologia, offre un modello replicabile di buone pratiche per la sostenibilità ambientale”.
 
Don Francesconi: “Responsabilità verso le generazioni future”
Grazie al ruolo della Cei, il progetto si propone ora di estendersi su scala nazionale, coinvolgendo nuove diocesi e parrocchie. Un percorso che, come sottolineato dall’economo don Francesconi, “è ormai irreversibile e indispensabile per le comunità. Non possiamo ragionare solo sul presente: la nostra responsabilità è verso le generazioni future”.
Non solo. Energie per la casa comune conferma il potenziale delle strutture ecclesiastiche come laboratori di transizione energetica, capaci di coniugare efficienza, risparmio e sensibilizzazione collettiva. Un modello di intervento che, come evidenziato dalla direttrice del dipartimento Efficienza energetica dell’Enea, Ilaria Bertini, “può generare un impatto concreto nella riduzione dei consumi e nella diffusione della cultura dell’energia sostenibile”.
“Abbiamo mostrato come uno dei patrimoni immobiliari più vasti d’Italia possa diventare un driver culturale per la sostenibilità”, ha concluso il presidente di Renael Piergabriele Andreoli.
 
Nella foto, la presentazione del progetto a Roma (ufficio stampa Enea)

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