Conversione impianti a bioliquidi in CAR: in vigore il decreto del MiSE
L'impianto riconvertito ha diritto, a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo alla data di entrata in esercizio in assetto cogenerativo conseguente alla riconversione, agli incentivi di cui al decreto ministeriale
Il ministero dello Sviluppo economico ha adottato il decreto che definisce condizioni e modalità per il riconoscimento di una maggiore valorizzazione dell'energia da cogenerazione ad alto rendimento. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 192 del 18 agosto 2016, il decreto in attuazione del comma 11-quinquies dell'art. 38 dello Sblocca Italia (decreto-legge n. 133/2014), stabilisce condizioni e modalità per il riconoscimento, nell'ambito del regime di sostegno alla cogenerazione ad alto rendimento, ottenuta a seguito della riconversione di impianti esistenti di generazione di energia elettrica a bioliquidi sostenibili, che alimentano siti industriali o artigianali, in unità di cogenerazione asservite ai medesimi siti.
Possono accedere alla maggiore valorizzazione gli esercenti impianti di generazione di energia elettrica a bioliquidi sostenibili, in esercizio al 12 novembre 2014 che alimentano siti industriali o artigianali.
Sono ammessi alla maggiore valorizzazione prevista dal decreto i seguenti interventi di conversione: interventi su impianti a bioliquidi già cogenerativi, la cui conversione consiste nella sostituzione del bioliquido con altro combustibile di alimentazione; interventi su impianti a bioliquidi non cogenerativi, la cui conversione consiste nella sostituzione dei bioliquidi con altro combustibile di alimentazione e nella trasformazione dell'assetto in cogenerativo; interventi di completo smantellamento di esistenti impianti a bioliquidi, fatte salve infrastrutture eventualmente riutilizzabili, con installazione di un nuovo impianto cogenerativo, ai sensi del decreto ministeriale 5 settembre 2011, alimentato da altro combustibile.
Per l'impianto riconvertito deve essere comunicata al Gse l'avvenuta entrata in esercizio entro il 31 dicembre 2019.