Delega Ue, esco: aggiungere un criterio per sbloccare i certificati bianchi
Lo ha detto Damiano Ferrari, presidente di Esco Unite, in audizione in commissione Politiche Ue del Senato sul ddl delega Ue
"Crediamo che la soluzione alla mancanza di titoli di efficienza energetica (i cosiddetti certificati bianchi), e quindi l'assolvimento degli obblighi europei, non possa essere risolta solo con titoli virtuali, ma anche con la risoluzione dei contenziosi in corso e lo sblocco delle pratiche già approvate da tempo. Pertanto le delega è l'occasione per incaricare il Governo di emanare norme chiare che salvaguardino gli investimenti in efficienza energetica che si sono affidati a un quadro normativo incerto".
A dirlo è stato Damiano Ferrari, presidente di Esco Unite, in audizione in commissione Politiche Ue del Senato sul ddl delega Ue. Il riferimento è all'articolo 21 del ddl, che recepisce la direttiva Ue 844 del 2018 in tema di efficienza energetica. Ferrari, dopo aver ricordato come il sistema dei certificati bianchi risulti in molti casi bloccato, ha quindi definito opportuno integrare la delega, "fissando come criterio che l'equo conteperamento tra esigenze pubbliche e private possa essere assicurato prevedendo la revoca e la restituzione dei certificati bianchi riconosciuti, ma solo in caso di accertati comportamenti fraudolenti. Al contrario, oggi è fondamentale trovare una soluzione legislativa che permetta di risolvere i molteplici contenziosi giuridici e far ripartire il sistema", ha concluso.