Efficienza energetica, bozza: gli incentivi verranno dati in base ai risparmi conseguiti
Lo prevede una bozza di decreto legislativo di attuazione della direttiva Ue sulla prestazione energetica nell'edilizia
Gli incentivi pubblici per interventi di efficienza energetica devono essere commisurati "ai risparmi energetici perseguiti o conseguiti". Lo prevede una bozza di decreto legislativo di attuazione della direttiva Ue sulla prestazione energetica nell'edilizia e quella sull'efficienza energetica presa in visione da Public Policy e sul tavolo del Consiglio dei Ministri.
La norma prevede che il monitoraggio dei risparmi energetici perseguiti è effettuato dalla stessa autorità che concede l'incentivo. Nel monitoraggio, occorre tener conto di una serie di criteri specifici: la prestazione energetica dell'apparecchiatura o del materiale utilizzato per la ristrutturazione, i valori standard per il calcolo dei risparmi energetici negli edifici, il confronto degli attestati di prestazione energetica rilasciati prima e dopo la ristrutturazione, una diagnosi energetica e "un altro metodo pertinente, trasparente e proporzionato che indichi il miglioramento della prestazione energetica".
Sarà poi un decreto del Mise a stabilire i requisiti degli operatori che provvedono all'installazione degli elementi edilizi e dei sistemi tecnici per l'edilizia, “tenendo conto della necessità di garantire l'adeguata competenza degli operatori che provvedono all'installazione degli elementi edilizi e dei sistemi tecnici per l'edilizia, considerando tra l'altro il livello di formazione professionale”.