Gabetti: al via il roadshow per illustrare le opportunità dell’ecobonus
Parte da Catania il percorso per illustrare le possibilità che derivano dalla cessione del credito, i vantaggi e le modalità operative per le agenzie immobiliari
Inizia da Catania il 4 giugno il roadshow di 10 tappe che il Gruppo Gabetti ha organizzato per incontrare agenzie immobiliari, aziende locali e amministratori di condominio, al fine di illustrare e far conoscere le nuove opportunità fornite da iniziative quali Ecobonus e Sismabonus.
Durante gli incontri, verranno illustrate le possibilità derivate dalla cessione del credito, i vantaggi e le modalità operative per le agenzie immobiliari, per le imprese coinvolte, per i condòmini e per i privati. Gabetti, grazie anche alla partnership siglata con Enel X, è attiva su Ecobonus e Sismabonus con un team e reti di professionisti dedicati, un progetto di filiera, unico nel settore, con modalità operative locali che mette insieme tutti i professionisti necessari per accedere in maniera puntuale a queste nuove opportunità.
Gli incentivi di Ecobonus e Sismabonus sono agevolazioni fiscali che consentono a privati e società di detrarre in 10 anni dall’IRPEF o dall’IRES una parte delle spese sostenute per interventi di riqualificazione, che può arrivare fino all’85%, maturando un credito di imposta che può essere utilizzato fino al 2021 o per compensare le tasse o ceduto (cessione del credito) ai fornitori che hanno realizzato l’intervento agevolato o ad altri soggetti.
Grazie alla cessione del credito, la persona interessata dovrà versare la sola quota non incentivabile, cedendo la restante parte sotto forma di credito d’imposta, quale parziale forma di pagamento a chi realizza il lavoro.
Secondo Scenari Immobiliari, gli investimenti necessari ad eseguire interventi di riqualificazione energetica sull'intero patrimonio immobiliare dei tre principali comparti richiederebbero circa 80 miliardi di euro nei prossimi vent'anni. Lo stock residenziale da solo necessiterebbe di oltre 65,2 miliardi di euro per riqualificare tutto lo stock realizzato tra il dopoguerra e il duemila, corrispondente a oltre 17,2 milioni di immobili. Tra gli immobili a uso commerciale e quelli a uso terziario la cifra necessaria per le riqualificazioni si attesta nell'ordine dei 14,6 miliardi di euro, in questo caso coinvolgendo l'intero stock non ancora interessato da interventi di riqualificazione negli anni passati (pari a 3,1 milioni di unità).