Un’indagine FIRE mostra la crescita del ruolo dell’energy manager in Italia
I risultati sono stati presentati nel corso del webinar FIRE-MCE “Energy manager: un ruolo, tanti benefici”
Una fotografia del profilo, delle attività, delle percezioni e delle aspettative degli energy manager, tracciata ogni cinque anni da FIRE per comprendere il livello di maturità di questa figura e individuarne esigenze ed opportunità di evoluzione. È quanto emerge dall’indagine che la Federazione ha condotto a fine 2023 e che riguarda il ruolo dell’energy manager in Italia, così come emerso dal webinar “Energy manager: un ruolo, tanti benefici”, organizzato da FIRE-MCE.
I risultati emersi
In particolare, l’analisi delle risposte alle domande, mirate ad indagare la rilevanza del ruolo, fa emergere alcuni spunti interessanti: la maggioranza degli energy manager interni ritiene che il proprio ruolo stia attraversando una fase di crescita, anche se reputa che il proprio impatto sulle scelte aziendali non sia ancora al livello che merita in termini economici e strategici. Inoltre, vengono coinvolti dall’alta direzione nei processi decisionali che toccano le tematiche energetiche e ciò è particolarmente importante se si considera che la maggior parte di loro opera all’interno di organizzazioni che quando realizzano interventi di efficientamento lo fanno con risorse proprie, assumendosi tutti i rischi connessi. Continuando, scopriamo che gli energy manager con problemi di comunicazione interna diminuiscono, ma il numero rimane elevato (37%), mentre il 27% degli intervistati dichiara di quantificare benefici non energetici. Ancora: l’utilizzo degli EPC è in aumento per la Pubblica Amministrazione.
Vai all’indagine FIRE Il ruolo dell’energy manager in Italia: https://fire-italia.org/wp-content/u...