Ricerca. Senza il Superbonus meno pannelli fotovoltaici, più nuove caldaie e domotica
Secondo i dati di ProntoPro, domotica e caldaia efficiente possono far risparmiare rispettivamente il 25% e il 20% sulle spese energetiche
Negli ultimi anni, la possibilità di avvalersi del Superbonus 110 aveva spinto a investire in interventi sostanziosi che permettessero di sistemare o sostituire gli elementi disperdenti ed energeticamente inefficienti presenti nella propria abitazione, con ricadute positive sulle bollette. Oggi, però, la situazione sta cambiando. La manovra economica proposta per il 2024 sta portando gli italiani a fare scelte differenti rispetto al passato, secondo quanto ha rilevato una ricerca svolta da ProntoPro, il marketplace di riferimento per i servizi professionali.
Addio ai sistemi di riscaldamento alternativi senza Superbonus
La legge di Bilancio per il 2024 ha proposto uno stop del Superbonus 110 che, secondo i dati dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), ha coinvolto oltre 425 mila edifici. Il testo della nuova manovra prevede, infatti, una riduzione delle detrazioni al 90% nel 2024 e al 70% nel 2025, portando gli italiani a riconsiderare l’attuabilità degli interventi per ottimizzare la propria abitazione e, di conseguenza, alcuni servizi a subire una forte decrescita. In particolare, a calare è l’entusiasmo mostrato negli scorsi anni per le fonti rinnovabili, come pannelli fotovoltaici (-57% rispetto al 2022) e pannelli solari (-34%). Perdono terreno anche il riscaldamento a pavimento (-39%) e tramite stufe a pellet (-35%). Oltre a questi servizi, il dibattito nel corso dell’anno sul possibile mancato rinnovo del Superbonus ha portato a un calo anche delle richieste di rifacimento della facciata, scese del 10% rispetto al 2022 e del 53% rispetto al 2021.
Gli interventi più richiesti: regna la domotica
Il report di ProntoPro.it indaga anche i servizi, tra quelli utili a ottimizzare la propria abitazione dal punto di vista energetico, che hanno registrato un incremento delle richieste. Protagonista, in questo caso, è l’installazione di un impianto di domotica (+38% rispetto al 2022), che permette di controllare da remoto i sistemi di riscaldamento e raffrescamento, l’illuminazione della casa (interna ed esterna) e l’automatizzazione di finestre, tapparelle e tende da sole, consentendo così di misurare anche i consumi. A giovarne sono, infatti, le spese a fine mese: gli esperti di ProntoPro evidenziano che la gestione intelligente degli impianti attraverso la domotica può generare un taglio dei costi in bolletta del 25%. L’attenzione degli italiani è rivolta anche alla caldaia, per la quale si registra un aumento del 18% per le richieste di sostituzione o installazione di un nuovo apparecchio e dell’11% per quelle di manutenzione o revisione, e allo scaldabagno, le cui richieste sono aumentate rispettivamente dell’11% e del 7% per gli stessi servizi.
In termini di richieste di montaggio e allacciamento di un nuovo impianto, per quanto riguarda le caldaie, in cima alle preferenze degli italiani ci sono quelle alimentate a metano (77,61%), seguite dalle pompe di calore elettriche (11,98%), impianti molto energivori, che garantiscono risparmi solo se abbinati a un impianto fotovoltaico e la cui preferenza, dopo i picchi del 2021 e 2022, si è ridotta in seguito allo stop del Superbonus 110.