Siram: «Per la sostenibilità serve un partenariato pubblico-privato»
«In Italia il patrimonio edilizio pubblico è in gran parte obsoleto, con un enorme potenziale di miglioramento in termini di efficienza energetica»: lo ha detto il coo di Siram Veolia, Paolo Maltese, all’assemblea Anci
«Ci troviamo di fronte a una sfida cruciale: gli edifici rappresentano il 40% dei consumi energetici e il 36% delle emissioni di gas serra in Europa, e in Italia il patrimonio pubblico è in gran parte obsoleto, con un enorme potenziale di miglioramento in termini di efficienza energetica». Il quadro è stato tracciato da Paolo Maltese (nella foto), nuovo chief operating officer settore Pubblico di Siram Veolia, in occasione dell’assemblea Anci 2024 che si è tenuta a Torino.
La pubblica amministrazione ha fissato un obiettivo di efficientamento del 3% annuo, ma i progressi sono ancora troppo lenti, secondo l’esperto. «In questo contesto», ha detto Maltese davanti ai rappresentanti dei Comuni italiani, «la nostra proposta è un approccio integrato che combini efficienza energetica, produzione locale di rinnovabili e innovazione digitale, a supporto della trasformazione ecologica. Siram Veolia, in linea con il piano strategico Green Up 24/27, si impegna a raggiungere il target di 100 milioni di euro di saving energetico all’anno e a triplicare la capacità di produzione rinnovabile entro quattro anni. Stiamo anche sviluppando soluzioni digitali avanzate per ottimizzare i consumi e accelerare la decarbonizzazione».
L’azienda, approfondisce una nota, è convinta che il partenariato pubblico-privato (Ppp) sia lo strumento giusto per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, consentendo la realizzazione di opere utili alla collettività, all’ambiente e al territorio. «In questi anni, abbiamo lanciato 185 iniziative di Ppp e ne abbiamo ottanta pronte nei prossimi tre anni», ha concluso il coo di Siram-Veolia, la cui divisione è impegnata a sviluppare soluzioni per sostenere il processo di decarbonizzazione della Pa.