Via dai fossili. I Paesi Ue attendono ancora la decisione della Commissione sulle caldaie
È in consultazione una circolare sulla definizione delle caldaie tra speranze “hydrogen ready” e stop al fossile tout court
Una caldaia a gas può essere considerata “non fossile” – e quindi ammissibile a finanziamenti pubblici – solo se è installata su una rete locale alimentata prevalentemente da combustibili di origine rinnovabile (al momento dell’installazione della caldaia), quindi idrogeno verde (prodotto con elettrolisi da fonti rinnovabili) oppure biometano. Sembra essere questo l’orientamento dell’esecutivo Ue sul tema dei sistemi di riscaldamento finanziabili nell’ambito della direttiva EPBd, il cosiddetto Case Green.
Che cosa si può finanziare
Il provvedimento – leggiamo su Qualenergia - è contenuto in una circolare interpretativa messa in consultazione e che prevede all’art.17 che “dal 1° gennaio 2025 gli Stati membri non offrono più incentivi finanziari per l’installazione di caldaie uniche [nel senso di autonome] alimentate a combustibili fossili”. La questione è decisamente urgente perché tutti gli stati membri stanno preparando i bilanci devono sapere cosa poter finanziare: le caldaie a gas sarebbero da escludere, ma come trattare quelle che potenzialmente sono in grado di usare certe percentuali di gas rinnovabili, come idrogeno verde (le cosiddette caldaie “hydrogen ready”) o biometano? È questo l’oggetto del contendere tra posizioni molto lontane. Nelle riunioni a Bruxelles tra gli stakeholder coinvolti – associazioni dei produttori, gruppi ambientalisti, operatori delle rinnovabili e così via – si sta cercando un compromesso e la circolare punta ad avvicinare le parti.
Gasieri contro ambientalisti
Da una parte c’è la posizione che sembra essere più in linea con le convinzioni dimostrate finora dall’Italia e dalla maggior parte della sua industria: quella che punta “a consentire di finanziare tutto”, perché le caldaie a gas sono potenzialmente in grado di usare certe percentuali di gas rinnovabili, come idrogeno verde o biometano. Dall’altra, gli ambientalisti come European Environmental Bureau che considerano le caldaie a combustibili fossili come “un sistema di riscaldamento che utilizza, in tutto o in parte, per la produzione di calore, combustibili solidi, gassosi o liquidi di origine non rinnovabile o realizzati utilizzando energie non rinnovabili”, e quindi totalmente da escludere da finanziamenti.