Acquirente Unico: presentata una ricerca sul mercato britannico
L’indagine sul mercato elettrico britannico è stata presentata ad un convegno organizzato da Acquirente Unico, come contributo al dibattito sul prossimo mercato domestico dell’energia
La Gran Bretagna ci dice che il nodo da sciogliere nel mercato elettrico domestico sta nel riuscire a garantire i prezzi più bassi a consumatori e imprese e nuovi stimoli agli operatori sul mercato. Lo ha detto Andrea Pèruzy, Presidente e AD di Acquirente Unico, a margine del convegno “Evoluzione del mercato elettrico retail: modello britannico e prospettive per l’Italia”, organizzato da Acquirente Unico.
Durante il convegno è stato presentato, per la prima volta fuori dai confini del Regno Unito “The Energy Market Investigation: final report” della Competition and Market Authority (CMA, l’antitrust britannica), una delle più complete indagini mai realizzate su un mercato liberalizzato dell’energia. “Dall’indagine dell’Antitrust britannica – ha continuato Peruzy – emerge che un prezzo automaticamente offerto dagli operatori a chi non sceglie finisce per garantire agli operatori storici degli extra profitti”. Proprio da questo punto di vista “l’intervento della CMA aiuterà i clienti inglesi che pagano molto più del dovuto - ha sostenuto Roger Witcomb , Chairman del gruppo di esperti che ha realizzato la Energy Market Investigation –. Infatti saranno avvertiti delle offerte più vantaggiose e adatte ai loro consumi, facilitandoli nel cambiare fornitore”. “I consumatori più attivi - ha auspicato ancora Witcomb - determineranno dei risparmi e contribuiranno a far sì che gli operatori facciano le loro migliori offerte, a tutto beneficio della concorrenza, del mercato e con ricadute positive sui clienti finali”.
A fine marzo 2014, l’OFGEM (l’authority dell’energia del Regno Unito) ha pubblicato un’analisi sulla competitività dei mercati retail dell’energia. A causa delle criticità e delle anomalie rilevate nelle dinamiche competitive, ha inviato una segnalazione all’Antitrust (CMA), per avviare un’indagine a più ampio spettro e la CMA ha pubblicato il 24 giugno 2016 le conclusioni dell’Energy Market Investigation, la più completa indagine sul mercato dell’energia mai realizzata dai tempi della privatizzazione.
La CMA ha esaminato la presenza di distorsioni nel mercato elettrico e ha individuato una serie di misure correttive. In particolare, ha messo in evidenza alcune criticità significative del segmento retail: il 56% dei consumatori domestici non ha mai cambiato fornitore; il 34% non ha mai preso in considerazione l’idea di cambiare; il 70% dei consumatori domestici dei maggiori operatori britannici (Big Six) è ancora legato alla tariffa di default; i consumatori domestici meno attivi pagano bollette più alte, perché gli operatori li considerano clienti ormai garantiti ai quali praticano una discriminazione di prezzo. Le categorie di consumatori più vulnerabili, che affrontano maggiori barriere sul mercato, sono gli anziani, chi non ha accesso a internet e le persone con basso livello di reddito o educazione.
L’indagine della CMA fornisce una dettagliata analisi sul cliente retail e su tutte le misure volte a renderlo sempre più attivo e protagonista delle dinamiche di mercato. Il rapporto finale contiene un pacchetto di oltre 30 interventi, che punta a garantire la competizione ma anche a proteggere i consumatori più vulnerabili. Tra i vari correttivi, la CMA ha proposto anche la creazione di una banca dati con le informazioni di consumo dei clienti domestici inattivi da almeno tre anni, al fine di stimolare gli operatori a formulare offerte più idonee.
Infine, sono stati adottati rimedi per rivitalizzare la concorrenza e aiutare ulteriormente i consumatori nella scelta: un ruolo rilevante avranno i portali online di comparazione dei prezzi e gli smart meters.
La ricerca la trovi qui.