Alpiq Energia Italia sigla contratto di fornitura con Pisa Energia
Previsto l’approvvigionamento di energia elettrica per 80 GW a circa una ventina di imprese di medie e grandi dimensioni
Alpiq Energia Italia, società di vendita del gruppo svizzero, ha sottoscritto nei giorni scorsi un contratto per la fornitura di energia elettrica con Pisa Energia, società consortile costituita dalla locale Unione Industriale Prevista la fornitura di energia elettrica per 80 GW a circa una ventina di imprese di medie e grandi dimensioni.
Il contratto, caratterizzato da un prezzo che resterà invariato per tutta la durata (un anno a partire dallo scorso 1° luglio), appartenenti a settori merceologici diversi, come trasporti, metalmeccanico, agroalimentare, calce/gesso e servizi vari.
“Abbiamo scelto Alpiq - afferma Maddalena Speziali, Presidente della Società Consortile - perché, oltre a un miglior prezzo e le migliori condizioni di vendita, ha dimostrato grande professionalità e una particolare attenzione alle esigenze del cliente. La nostra società, seppur caratterizzata da volumi di acquisto di media grandezza, è sempre riuscita a cogliere negli anni ottime opportunità che il contesto di mercato ci ha di volta in volta offerto; ciò grazie a una struttura dinamica e snella, che ha consentito di prendere decisioni rapide ed efficaci nel massimo rispetto di tutte le necessità presentate dai vari Associati.”
“La firma di questo contratto - afferma Stefano Colombo, Head of Market Western
Europe del Gruppo Alpiq - è la conferma della presenza di soggetti sempre più
capaci di comprendere le dinamiche di un mercato complesso, caratterizzato da
prezzi in continua evoluzione che incidono sulle decisioni di approvvigionamento.
Alla Società Consortile Pisa Energia va quindi riconosciuto il merito di aver colto un
momento particolarmente favorevole nonostante il delicato periodo congiunturale e
di aver garantito così condizioni vantaggiose per le proprie imprese che sono tra
l'altro espressione di uno tra i più dinamici e attivi distretti produttivi in Italia”.