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Analisi. Ma quanto costa davvero l’elettricità nucleare francese?

where Milano when Mar, 10/10/2023 who roberto

Non c’è area tecnologica, compresi energie atomiche e rinnovabili, che non stia subendo una revisione profonda della sua scala di valori e di costi. Rileggere i segnali di Macron

di Pepi Katona

I sostenitori delle tecnologie energetichenucleare-francese.jpeg nucleari ne parlano come di una pozione magica di Asterix, uno strumento per conseguire una decarbonizzazione massiccia che, se adottata in modo estensivo e se saremo capaci di mettere da parte utopie ormai palesemente e ridicolmente inefficaci come l’Energiewende, potrebbe salvare il pianeta dall’intossicazione termica da CO2.
 
In parte, hanno ragione. Non sarà la pozione dell’eroe francese, ma il nucleare potrebbe dare un contributo definitivo. Resta da risolvere un dettaglio finora risolto con l’immagazzinamento: i rifiuti prodotti.
Diversa l’analisi sui costi delle tecnologie nucleari correnti, di uso attuale. I costi reali stanno cambiando il panorama complessivo delle tecnologie elettriche, tradizionali, innovative, sperimentali e rinnovabili. Non c’è area tecnologica che non stia subendo una revisione profonda della sua scala di valori. Si pensi anche ai sovraccosti devastanti delle rinnovabili a valori franco consegna Cif che nessuna analisi LCOE e nemmeno VALCOE riesce ancora a riflettere in modo corretto, alla fuga dagli investimenti nell’eolico offshore dai mari di mezzo mondo.  In questa opacità dell’intero sistema elettrico sui costi, qual è il costo reale del MWh francese? La risposta non c’è ancora, e bisogna cercarla in Francia. Il costo del nucleare è attualmente in discussione tra il governo e EDF. La società elettrica contesta la tariffa ARENH che fino al 2025 le è stata imposta al prezzo di 42 euro per MWh.
 
Il Governo francese ha chiesto alla Commission de régulation de l'énergie uno studio, completato e presentato in settembre, in cui vengono calcolati i costi dell'energia nucleare. I valori in euro per MWh indicati dalla Cre sono 60,7 euro per il periodo 2026-2030, in discesa a 59,1 per il 2031-2035 e infine 57,3 euro per il periodo 2036-2040. La base di calcolo è la triste y verdarera historia dell’Epr incompleto di Flamanville. L’EDF non è d'accordo con la conclusione cui è arrivata la Cre; i calcoli della società elettrica indicano valori superiori fino al +25% e secondo diversi giornali francesi l’EDF intende arrivare a tariffe sui 100 euro per MWh che consentano di finanziare le future centrali elettriche nucleari senza bisogno di ricorrere a debiti e a esposizioni finanziarie. Il regolamento CLP propone che questi prezzi siano garantiti da contratti per differenza e che il nucleare francese non si esponga sul mercato elettrico perché il rischio prezzo aumenterebbe i costi finanziari. Sul mercato elettrico c’è il rischio di imbattersi in stagioni con prezzi molto bassi e con punte a prezzo negativo, insostenibili per una tecnologia ad alta intensità di capitale.
Allora ci vuole attenzione ai segnali dalla Francia. Di recente Emmanuel Macron ha detto che “entro la fine dell'anno saremo in grado di controllare di nuovo i prezzi dell'elettricità in Francia e in Europa", e questa affermazione va riletta alla luce di queste osservazioni.

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